Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      esedente; altre volte questo umore si disecca, e forma delle croste : in questo stato è quando il male resta stazionario per un tempo più, o meno lungo. Dopo la caduta delle croste la pelle conserva delle tacche cenerognole, o bronzine, che di raro spariscono, e che anzi talora si esulcerano.
      Invece delle pustole si è veduto in certi casi presentar la malattia delle tacche più, o meno larghe di color bronzino, nel cui centro rimarcavasi una mollezza grandissima della pelle, che esulcera-vasi, lasciava trasudare un umore, che diseccato formava certe croste somiglianti a quelle che coprono le pustole. Queste tacche sono generalmente circoscritte da un'areola di color bronzino, e fanno dell' infermo 1' aspetto più spaventevole : altre volte esse divengono fungose, e somigliano perfettamente al frutto della mora, o della fragola; ciò che ravvicina tal varietà di malattia alla Framboe-sia del Pian, e del Yaws. Siffatte fungosità si esulcerano, e fanno progressi si rapidi da penetrar subito le ossa, che cariano.
      Viene citato come fatto degno di rimarco, che le parti genitali delle donne sono più spesso di quelle degli uomini la secle dell' infezione.
      Il dottor Cambieri non ritrovò nel grandissimo numero degl' infermi soggetti alla sua osservazione, che un solo caso di blennorragia, che erasi manifestata dopo la esiccazione delle pustole alla cute, e che spari subito che venne richiamata 1'alfe zi o-ne cutanea.


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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Framboe-sia Pian Yaws Cambieri