Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      ec ... giacché molti ne travagliarono senza mai aver sofferto alcuna lesione nè alla vulva, nè al pene, siccome è accaduto a lui medesimo di osservare ec ... che il nome di morbo gallico venne dato dal volgo per ciò, che si sviluppò in Italia al momento stesso che il Re di Francia occupò il regno di Napoli l'anno i4g4 ec...(i2<)).
      Manardo, intorno al 1620, fa consistere il male in una soluzione di continuità da umori adusti prodotta, comunicabile coli' atto carnale, la quale si manifesta con alcune pustole occupanti per lo più i pudendi dapprima, indi tutte le parti esterne del corpo, e segnatamente il capo: coli'andar del tempo penetrando all' interno, induce dolori nelle articolazioni e nell'ossa, massime sulla notte.: finalmente alla lunga cagiona ascessi duri, che degenerando in ulcere pessime giungono a portare la carie degli ossi ec ... Egli poi soggiunge, che da ciò risulta, quanto erroneamente disputarono tutti que'medici insigni, che fin dalla comparsa del male tentarono di ridurre quella idra, moltiplice ad una sola testa, ec... Impugna la definizione, che ne diede il suo maestro Leo-niceno nell' opuscolo già pubblicato su tale materia , cioè di morbo epidemico ed estivo, con pustole prima occupanti le parti oscene, poi tutto il corpo, d'ordinario accompagnato da grandi doglie, e a preferenza déturpanti la faccia, nate dalla corruzione degli umori a colpa della eccessiva intemperie dell'aria specialmente nella qualità del caldo e dell'umido : alla quale definizione quell' uomo, altronde


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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