Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      bubbone o dragoncello, il quale succede anche quando l'uomo s'inferma nella verga a colpa di meretrice impura, attesoché gl'inguini hanno affinità colla verga corrotta (no). Ora domando, se gli scritto-ri di oggidì conoscano meglio del Saliceto tanto la forma, quanto la origine de'bubboni sifilitici?
      Lanfranco, discepolo condegno di Salicéto, ereditò da! maestro tutte queste cognizioni sulla dipendenza dei bubboni dalle ulcere del pene, e della vulva comunicabili nella mescolanza de' due sessi. Egli ripete esprèssamente la origine di siffatte affezioni o dall'afflusso colà di umori acri, o dal commercio con donna impura, la quale abbia prima coabitato con uomo avente la medesima infermità (in). *
      J1 Gordonio, che fiorì posteriormente, non e meraviglia, se parlando de' mali della verga mostrò di conoscere gli apostemi, le ulcere, i cancri, le gonfiezze, il dolore, ed il prurito : ma quel che più importa si è, che egli pure tra le cause esterne atte a produrre simili affezioni accusa il giacere con donna, la cui matrice sia immonda, piena di marcia, o di virulenza, o di ventosità, e di così fatte corruzioni. Confermò inoltre la osservazione, che gli apostemi del membro virile sogliono essere più frequenti nei giovani, che nei vecchi (112).
      Sempre più crescente riscontrasi la conoscenza di tal materia nei successivi fondatori e ristaura-tori della medicina e chirurgia moderna, come sono Guidone da Cauliaco, Giovanni Gaddesden, Valesco


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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