Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      Oappiamo per la storia, che la nazione giudaica andava soggetta familiarmente ad un carbonchio, od antrace nella regione inguinale. Di fatti nella sua emigrazione dall' Egitto al paese per essa chiamato poi Giudea, nel sesto giorno del suo cammino, venne attaccata generalmente da tal malattia, a colpa della quale fu anzi obbligata a far alto nel settimo giorno : e questo giorno settimo fu detto appunto Sabbato, o Sabbatum, perché in dialetto ebraico significa cessazion da ogni lavoro, o piuttosto da Sabbo e Sabbatosin, che presso gli E-giziani equivale a dolore e male degl' inguini (80). Siccome poi era stato comunemente osservato, che simile affezione era più famigliare alle persone incirconcise, che alle circoncise, così vuoisi, che il rito della circoncisione sia stato introdotto e adottato qual mezzo preservativo della medesima infermità (81,). Ciò posto, qual meraviglia, che un tumore doloroso all' inguine comune ad una nazione, infamata altronde per la sua libidine; un tumore tale da meritare una cura preservativa sotto il vincolo di un rito sacro ; un tumore infine più frequente nella gente incirconcisa, che nella circoncisa, qual meraviglia, dico, che simile tumore da taluno sia preso in sospetto di bubbone venereo?


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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