Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      difficoltà di orina: indi soggiunge, che risanata la marcia, e messasi a colare per la verga, subito si curi colle injezioni balsamiche, onde impedire la fistola (66).
      Gilberto d' Inghilterra tra i primi del secolo XIII descrive i sintomi e la cura della scolazione sotto il nome di Gomorria, come pure le ulcere delle parti genitali: quindi, s inferisce, dice il classico Sprengel, quanto si fossero già universalizzate cotali malattie dopo le Crociate.
      Bernardo di Gordon, alla fine di quel secolo, tra le cause esterne dei postemi, ulcere, cancri, tumi-dezze, dolori, pruriti del pene, annovera il commercio con donna, la cui matrice sia immonda, piena di. marcia e di virulenza, o di umore fisso, e di simili corruzioni. Egli poi tratta con una distinzione osservabile in capitoli appositi della satinasi, della polluzione, e della gonorrea. Finalmente aggiunge, che gli apostemi succedono più di frequente nella v«rga de' giovani, che in quella de' vecchi, perchè i nervi di quelli sono più rari e molli, che i nervi di questi. Si può enunciare fenomeno più vero, e spiegazione più falsa ? (67).
      Il Magnino, di poco posteriore al Gordonio, scrive, che lo sperma corrotto si converte in veleno, e cagiona pessime malattie, e fin anche la morte: e che alcune positure di coito, indecenti, contrarie alle leggi ed ai costumi, danno origine alle gonfiezze, ed all'esulcerazioni della verga, e della vescica per la difficoltà di effondere il seme: risimi teneatis! Ma più


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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