Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      Alsabravio, od Albucasi, di quella epoca medesima, tratta in particolare del prurito del pene esistente nella sua cavità, per cui suggerisce le injczioni di acqua marina, e delle ulcere del pene dipendenti da umore acuto con sortita di putredine (32),
      Se si riuniscano insieme tutte le singole forme morbose proprie del pene e della vulva, dagli Arabi separatamente sotto diversi nomi descritteci, chi non riconoscerebbe in questo insieme la scolazione? Un fluore colante dalla verga, o dalla matrice di materia marciosa e viscida, che si attacca alla camicia, avente un color giallastro, accompagnato da senso di prurito, di ardor di orina, e da stranguria: un fluore, che si mantiene tanto avanti, quanto dopo aver orinato: un fluore, che perfino fu attribuito ad un commercio impuro: un tal fluore, dico, cosa sarebbe giudicato al giorno d'oggi?
      Voi sapete, che i piccoli barlumi come di ogni scienza ed arte, così di medicina, furono covati, e preservati nella barbarie universale dai capi della nostra Religione e nel fondo de' Chiostri. Sì, ella è verità incontrastabile, che la Gerarchia Ecclesiastica tenne Io scettro del sapere : ed oh ! felici le scienze,,se ella si fosse occupata di questa sola supremazia !
      Abbiamo dalla storia, che fin dal nono secolo i monasteri di Monte Cassino, e di Salerno figuravano per celebri scuole di medicina. Ne tanta celebrità potrà ripetersi o dalle incolte orde de' Saraceni, che alla foggia de' pirati venivano tratto tratto


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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