Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      Voi sapete meglio di me che la famiglia letteraria profuga di Grecia in Italia, e d'Italia in A-frica, fu portata dagli Arabi conquistatori a Bagdad, a Cordova, a Marocco, a Granata, a Toledo, e che là prosperò a lungo non tanto per l'influsso della vittoria, e del clima, quanto per la mecena-tica protezione accordatale dall' immortale Dinastia degli Abbassidi. '
      Egli è appunto presso quella nazione, che io v' invito, Amico, a seguire le tracce della nostra malattia. Non già perchè in Italia, in Grecia, e nel restante d'Europa essa non abbia continuato a sussistere, ma perchè i barbari estinguendo ogni scintilla di storia ci fecero smarrire come i monumenti de' beni morali, così pure quelli de' mali fisici.
      La ricca messe, che ora troveremo appresso gli Arabi, ci compenserà della scarsezza finora osservata. Nè dovete sorprendervene, mentre quella serie di cause, che or ora dimostrai aver favorito siffatta spezie di mali presso i Giudei, vi renderà ragione dell' istesso predominio appresso gli Arabi. Aggiungete, che i Cristiani Greci soggiogati, per la massima parte nativi della Siria, come anco gli Ebrei furono i maestri degli Arabi.


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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