Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

Pagina (36/304)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      56
      inacidire il mosto, isterilire le biade, morire le semen-ti, l'erbe, le frutta, gli sciami delle api ... che i cani-che lo leccano, diventano rabbiosi, e simili. E Orazio con tanti altri poeti non ci rappresenta per avventura questo fluido qual principale ingrediente delle misture,diaboliche, che le matrigne, e le streghe componevano per eseguire gli avvelenamenti, e le fattucchierie (56) ? La stessa comunione de'Cristiani, comunque esente dalle imperfezioni delle altre, attaccò una qualche idea d'impurità al concubito anche legittimo. Difatti si trova, che in alcuni paesi sull' e-sempio di Giacobbe i nuovi sposi si astenevano ne' primi giorni da ogni copula; e che in altri, essi ricorrevano al respeltivo vescovo, onde ottenere la licenza di dormire colla nuova sposa. Sappiamo, che il Parlamento di Parigi sulle rimostranze del procurator generale, e del magistrato di Abbeville ordinò con suo decreto 19 marzo i 4°9 al vescovo di Amiens, ed ai parrochi di Abbeville ... che non avessero in avvenire da riscuotere dai novelli sposi le tasse infisse alla permissione di potersene dormire insieme la prima, la seconda, e la terza notte, e che pubblicassero, che d! ora in avanti staya in balìa di ogni uno di passare la prima notte colla propria sposa (5^).
      Finalmente non si può dissimulare, che tutte le nazioni antiche e moderne , civilizzate e selvaggie si accordarono sulla preminenza dello stato celibe pel servizio divino. Nelle Indie, nella China, nell'Egitto, nella Grecia, nella Giudea, in Roma ... i Bracinanni, i Bonzi, i Leviti, e tutte le caste di


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

Pagina (36/304)






Orazio Cristiani Giacobbe Parlamento Parigi Abbeville Amiens Abbeville Indie China Egitto Grecia Giudea Roma Bracinanni Bonzi Leviti