Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      Partenio, della Suburra, del Palais Pioyal, ed i favori delle Aspasie, delle Cleopatre, delle Giulie, delle Ninon, ecc. ?
      Gli Assiri al dir di Strabone si reputavano dopo il coito tanto impuri, quanto se avessero toccato un cadavere, e perciò dovevano immediatamente purificarsi colle abluzioni. La stessa legge ancora più rigida era in vigore presso gli Ebrei, giacché abbiamo nel Levitico, che l'uomo, il quale sparge il suo seme durante il sonno deve lavare tutto il corpo, ed essere tenuto per impuro tutto il giorno. Mose andò più oltre, quando impose la pena di morte a chi usasse colla propria donna in attualità di mestruazione. Per le sue leggi vien giudicato impuro non solo qualsiasi uomo dopo l'atto venereo, ed impura qualsiasi donna avente flusso sanguigno o mensile, o perenne; ma impuro persino chiunque sederà in luogo, dove sia stata seduta donna o mestruante, o puerpera sotto proibizione agi' impuri di entrare nel santuario prima delle 24 ore- Anzi a gl'ado si esalta l'impurità della donna a confronto di quella dell' uomo, che se la donna partoriva un maschio era giudicata impura per una settimana, e poteva entrare nel tempio dopo trentatre giorni : ma se partoriva una femmina era impura per due settimane, e non poteva entrare nel tempio, che passati sessantasei giorni.
      Per un' antica tradizione sappiamo che gli Ottentotti non devono mangiare in compagnia delle lorrt donne in tempo di mestruazione, ed in que' giorni o si fanno essi la cucina, o se la fanno fare dalla vicina:


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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