Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      scrittori della lue adulta piuttosto, che della lue nascente (12). ,
      L'Herrera, benché altronde degnissimo di fede, pure e per essere vissuto troppo tardi, e per non a-ver fatto alcun viaggio all' Indie, non può stare nel ruolo de' testimoni oculari. Lo stesso dovrà dirsi di Lopez de Gomara, di Zarate, di Morgues, di Cieca de Leon, di Guicciardini, di Falloppio, e di tanti altri, che probabilmente non fecero altro, che copiarsi successivamente.
      Ancora meno autorevole sì è la testimonianza del Benzoni, perchè è un' aggiunta del di lui editore Urb. Calveto messa in bocca al nostro Milanese (i3).
      Nè basta, o Signore, 1' aver cosi dimostrato, che i testimoni addotti da Girtanner non provano convincentemente la origine Americana della lue ; giacché inoltre spero dimostrarvi, che i veri testimoni oculari, tra i quali ve ne ha molti di quelli citati da Girtanner, provano anzi il contrario. Infatti vedrete, che taluni osservano un silenzio, che parla eloquentemente contro la opinione di Girtanner: che molti riconoscono la malattia come cognita agli antichi sotto altra denominazione : che parecchi ne attribuiscono la importazione agli Ebrei espulsi dalla Spagna : che il massimo numero ne incolpa la invasione d' I-talia fatta da Carlo VIII re di Francia: in conseguenza tutti convengono, che essa sia propria del vecchio emisfero, e nessuno fra questi neppur fa cenno della sua provenienza dall'America.
      Le accennate lettere di Cristoforo Colombo, le


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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