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Maria Stuarda
Tragedia in cinque atti
Federico Schiller
Editore Remo Sandron, 1925, pagine 171

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   94-
   MARTA STI ARDA
   Sole al fianco mi stanno.
   Talbo 11 tuo fremente
   140 Animo acqueta. e l'amarezza estingui Ohe ti sorge dal petto. Iniqui frutti Germogliano, o regina, ove coll'odio L'odio si scontri. Inchinati, obbedisci, Renelle penoso ti riesca il farlo. 143 Alla legge del tempo e dell' istante. Essa è la forte : a lei t' umilia !
   Maria A lei?
   No '1 posso !
   Talbo E pur Io dèi! Parla dimessa.
   Ossequiosa ; la grandezza invoca Del suo cor liberale; e non vantarle 15' La ragion de' tuoi dritti! Or non è tempo.
   Maria Io medesimi implorai la mia sventura, E ne vengo esaudita. Ali no! vederci Noi due non dovevamo!... ali no! giammai Nessun utile, o Talbo. io ne presento! 155 Pria s'uniranno in vincoli d'amore
   Il fuoco e l'acqua ; e il mansueto agnello La tigre bacerà! Troppo io soffersi; Ella troppo m'offese! Alcuna pace Non si chiude fra, noi !
   Talbo Deh ! pria solleva
   100 li tuo volto nel suo! La vidi io pure'
   Al Ino foglio commossa,. Erano in pianto Le sue pupille. Alla pietà straniero Non è certo quel core. In lei riponi l'ili sincera fidanza. Io m'affrettai 185 l'er disporli al vederla, ed ammonirti.
   Maria (prendendogli- In mano)
   Voi foste ognora il mio fedele amico! Oh rimasta foss'io nella primiera Vostra mite custodia!6 llan di me fatto lìen crudele governo!
   Talbo 11 tuo pensiero
   5 Vostra mite custodia : L. Allo I. ti. I.