ATTO SECONDO -
SCENA Vili.
I n esercito intero. Ascosi, o conte, .Molti amici ha. Maria. Le illustri case Dei Perei, degli Ovardi, 1:1 ancor che mozze Dei proprj capitani, han forti spade, 91. t: d'un potente anelano l'esempio.
Via. la- bassa, menzogna.! a viso aperto. Come un egregio cavalier difende La donna del suo core, entrate in lizza Per la bella Maria. D' Elisabetta, ni' Sempre che vi talenti, arbitro siete : Traetela con arte a. qualche ròcca Delle tante che avete (a lei mal note Quelle vie già. non sono); ed ivi, o conto, La fermezza assumete e la parola ss3 D'assoluto signor: nò il grande ostaggio Dalle mani vi sfugga, anzi che sciolto Non abbia le catene alla rivale.
Ijsiokst. Rabbrividir mi fate... A che vi spinge La vertigine cieca!... Oh, non v'è nota M!l Questa terra britanna, e questa corte? Xon sapete che tutti ha catenati l'na feminea. tirannia gii spirti? Invan cercate le virtù guerriere Che infiammavano un giorno i petti inglesi; Tutto or si prostra ad una donna, e tronfile Qui son le penne dell'antico ardire.
Del mio dir fate senno, e non vi date Sconsigliato a' cimenti. Alcun s'appressa... Ite!
Miuìtt.m. Ella spera. ! che recar le debbo? 940 Inutili conforti?
Leicest. 1 giuramenti
I >ell'eterno amor mio !
che, i tenni a neva 'Jlie
} i l'erti, degli Ovardi : Potentissime famìglie cattolici) <¦ J rat/ioni religiose e per avversione a Elisabetta, par I no per Maria. Alla famiglia degli Howard apparti me si è detto (Atto 1, n. Jfì), Caterina, quarta nio-nrico VIII.