Stai consultando: 'Maria Stuarda Tragedia in cinque atti', Federico Schiller

   

Pagina (90/191)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (90/191)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Maria Stuarda
Tragedia in cinque atti
Federico Schiller
Editore Remo Sandron, 1925, pagine 171

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ATTO SECONDO — SCENA V.
   71
   565 Deve il cenno partir. L'odio dell'opra Tutta mi coglie; uè salvar m'è dato Pur la nuda apparenza. Il peggio è questo!
   Mortim. D'una trista sembianza a te che monta Quando buona è hv causa?
   Elisab. Oh non sapete
   '>7ii Come giudichi il mondo ! Ognun decide Dell'apparenza, ma nessun del vero. Persuader, convincere le menti Non potrei col mio dritto, lo debbo adunque Procacciar che rimanga un dubbio eterno >75 Se parte io fossi della morte sua.
   A queste imprese di biforme aspetto Son le tenebre scudo. Il confessarle È l'avviso peggior. Ciò che di mano Non si lascia fuggir, mai non si perde.
   Mortim1. (cerca di spiarne la mente) i8° Dunque il meglio sarebbe....
   IO li sah . (pronta) Ah, meglio certo....
   l'no spirto benefico mi parla Dal vostro labbro... Cavalier, seguite! Voi cogliete nel segno ! Oli ben diverso Dal vostro zio!...
   Mortim. (sorpreso). Oli apristi il tuo pensiero?
   Elisab. Duoliiii che il feci!
   Mortim. Ai vecchi anni perdona
   Che lo fan peritoso. A queste imprese Vuoisi l'ardente giovami coraggio.
   Elisab. Osar potrei....
   Mortim. Ti presterò la mano,
   Tu salva il nome come puoi....
   Elisab. Se desta
   Da voi fossi un mattili colla, novella : In questa, notte la Stuarda è morta!...
   Mortim. In me sicura ti riposa.
   Elisab. E quando
   Dormirò più tranquilli i sonni miei? Mortim. La nuova luna al tuo timor dà fine. Elisab. Addio, signore. Non vi sia discaro
   595