MARIA STI ARDA
Non comporto parole al mio cospetto Di feniinea fralezza. Talbo A te fu scola,
L'avversità. Non ti mostrò la, vita I ridenti colori onde si' infiora. Tu non vedesti in lontananza, un trono. Ma la, tomba, a, tuoi pie. Nelle deserte Tenebre d'una, torre un Dio clemente T' allevò per cammino aspro d'affanni A più nobile ufficio e più sublime. Ivi non t'ammollirò i lusinghieri ; Ivi, il grande tuo cor, non divertito 1S Dagli umani contrasti, in tempo apprese A scendere in se stesso, a, meditarvi, A pregiar della, vita, i non fallaci, I non rapidi beni. Alla, meschina Non sovvenne alcun Dio! Tenera infante,1 Alle molli fu tratta aure di Francia,, E posta nella reggia ove dimora La gioja, sconsigliata e la, follia,. Ivi nella, vicenda e nell'ebbrezza Di perenni tripudj, a. lei non giunse Dell'odiata verità la, voce; Ivi sedotta, al fascino de' vizj Una via. seguitò di perdimento. Ella, ha sortito l'infelice dono D'una rara, bellezza: il suo splendore Oscurò lo splendor d'ogni altra donna ; E per forme non men che per natali... Elisab. Ritornate in voi stesso, o conte Tallii Voi ponete in oblio che noi seggiamo A severa, consulta. — Alta bellezza Sarà certo la sua,, poiché nel freddo Sen de' canuti questo foco accende! — Lester, voi sol tacete? E chi la, lingua Altrui discioglie, a voi l'annoda?
Non divertito: non distratto.
Tenera infante: Tedi Riassunto e Mio 7, n.