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Maria Stuarda
Tragedia in cinque atti
Federico Schiller
Editore Remo Sandron, 1925, pagine 171

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   MARTA STI- ARDA
   Questo dono recate : ancor non t'orma Una, catena, non mi strėnge ancora, .Ma, porria ti amutarsi in tal legame Olie per sempre m'annodi. IJiėijjev. (s' inginocchia e riceve l'anello)
   Augusta donna ! In nome del mio prence il tuo gran dono Genuflesso ricevo, e riverente Su questa mano gloriosa imprimo L'umile bacio dell'omaggio'. Flisak. (a Leicester, nel quale aveva tenuti fissi gli sguardi durante le ultime parole). Lester ! Gol vostro assenso, (gli toglie il nastro azzurro che porta e lo mette a Bellievre).
   Circondate il duca Di questo fregio, come voi circondo, E nel mio vi ricevo Ordine avito : 8
   I lonny soit qui mal y l'ense. — Alfine Cada il sospetto che i due regni afflisse, Ed un nodo di pace e di concordia
   Le due corone eternamente unisca. Albasp. Questo č giorno di gioja ! Oli diffondesse
   II suo lieto splendor sopra ogni fronte, Nč sorgesse in Bretagna un sol lamento Per attristarlo ! Sul tuo volto io veggo Sfavillar la clemenza ! Oli, fa che piova Un raggio della sua luce divina
   Sul capo d'una misera,9 congiunta Alla Francia non men che all' Inghilterra. Elisaŧ. Non seguite, Albaspina! e due contrarj Non accoppiali!. Se in vero ama la, Francia, Stringersi in armonia coli' Inghilterra, Parta anche meco le mie cure, e sciolga
   * Ordine avito: il famoso Ordine della, Giarrettiera, istituito da Enrico ITI. nel ĖS.'/S, col motto che segue e che vuol dire: Sia maledetto c.hi di questo pensa male. Č il pių celebre e il pių allo degli ordini cavallereschi dell' Inghilterra.
   9 d'una misera: di Maria Stuarda.