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MARTA STI- ARDA
Elisab. Conte ! cessate dalla vana inchiesta Questi i tempi non sono, io lo ripeto, Di coronai* le liete are d'Imene. Torbido e minaccioso è il ciel britanno : Ed io, non che la pompa e gli ornamenti Della letizia nuzial dovrei Vestire i panni del dolor. Preveggo Dritto al. mio core ed al mio scettro un colpo Doloroso, infelice !
Helliev. Io non ti chiedo
Che la sola promessa; e l'adempirla. A più tarde e serene ore abbandona.
Elisab. I monarchi non sono altro che schiavi Della propria corona. Essi non ponno Seguir le voci del talento. Io vissi Isella speranza di morir disciolta Da nodo maritale e tutta io posi La futura, mia. gloria, in meritarmi Questa, parola sepolcral : « Qui giace La. vergine regina». I miei vassalli Però no'l vonno, e tremano de' tempi Quand' io più non sarò. Che la mia mano Penda or felice questo suol non basta; Debbo offrir me medesimi alla promessa D'un eguale avvenire, e fargli un dono Della mia libertà, della più cara Cosa eh' io m'abbia, ricevendo al soglio Un marito, un signore. I miei Britanni M'avvertono così che più 11011 sono D'una debole donna; e pur oredea Reggere colla forza e coll'altezza D'uomo e di re. Peli so che Dio mal serve Ohi dalla legge naturai declina ; E si merta ogni lode il mio gran padre, Che sciolse i chiostri, 7 e le oziose e lente
7 Che sciolse i chiostri: Questa soppressione dei monasteri fu voluta da Tommaso Cromiceli, ministro di Enrico YIII, c secondata dal Re ed ebbe esecuzione in molta parte nel 1536.