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9. Puntamento e tiro. — L'efficacia del tiro dipende dall'esattezza del puntamento, dall'appropriato impiego dell'alzo e dalla stabilità dell'arma. Il puntamento non differendo da quello del fucile, la scuola di puntamento e il tiro col fucile costituiscono la migliore preparazione al puntamento e al tiro col fucile mitragliatore. Occorrono, perciò, continui esercizi eseguiti nelle più svariate condizioni su tutti i bersagli.
Norme pel puntamento. — Il tiratore « a terra » mette l'arma in direzione del bersaglio, regola l'alzo e, mentre punta l'arma, agisce sul puntalino per conferire all'arma l'altezza più conveniente. Si punta, in massima, al limite inferiore del bersaglio o alla parte più visibile, se il bersaglio è profondo. Per tiri meno precisi o contro bersagli a differenti quote, si può, per cambiare rapidamente gli obbiettivi, non usare il puntalino, ma tenendo il calcio ben appoggiato alla spalla.
Per puntare su di un punto di un bersaglio fermo, il tiratore dirige la linea di mira al punto stesso: per puntare sopra un'ampia fronte, muove l'arma puntando successivamente sui bersagli che la costituiscono.
Se il bersaglio si sposta lateralmente, il tiratore ne segue il movimento, puntando sulla parte anteriore, o qualche passo avanti, quando esso muova velocemente. Se il bersaglio avanza o retrocede, mantiene l'arma puntata sulla parto più visibile di esso, alzando e abbassando l'arma convenientemente.
Quanto all'uso dell'alzo, per le distanze da 0 a 300 metri s'impiega la tacca di mira fissa (alzo abbattuto). Per le distanze maggiori, s'impiega l'alzo col ritto sollevato e col cursore in corrispondenza del numero indicante la distanza in ettometri. Per. la distanza di 4 ettometri, si dispone il cursore in corrispondenza del n. 3. La linea di mira è sempre diretta al limite inferiore del bersaglio. In terreno scoperto e, pianeggiante, il tiro, efficace fino alla distanza di 500 metri, può usarsi fino agli 800 metri contro bersagli molto visibili e vulnerabili; al di là risulterebbe disperso e poco redditizio.
Specie di fuoco. - In dipendenza del diverso modo onde si succedono i colpi, il fuoco può essere