— 484' —
Nella canna si notano: lo spegnifiamma, il radiatore ad alette circolari (per facilitare il raffreddamento), la maniglia di presa, un tratto cilindrico, 4 alette longitudinali a croce, la camera per la cartuccia, un intaglio per la testa dell'estrattore.
Il manicotto di protezione, fissato al castello, dà appoggio alla canna ed al serbatoio. Vi si notano: il mirino, due appendici per l'attacco delle gambe del bipiede, due finestre, una campanella.
Il castello collega lo varie parti dell'arma. Vi si notano: Vavvitatura per l'unione del manicotto; due orecchioni forati; Valso col suo ritto, sul quale sono incisi i numeri da 3 a 15 (escluso il 4) per la graduazione in ettometri; la finestra con 4 intagli; la scatola del lubrificante; l'apertura di espulsione. Il tutto è chiuso da una cartella di protezione.
La testata, rigidamente connessa al calcio, alloggia il congegno di scatto e chiude posteriormente il castello mediante 9 denti. Una sua appendice posteriore è attraversata dalla leva di sicurezza a mano, il cui bottone esterno, disposto verso la lettera F, lascia libera di muoversi la leva di sparo, e, disposto verso la lettera S, impedisce ogni movimento della leva. Una sua appendice inferiore alloggia la leva di sparo.
Il meccanismo comprende i seguenti congegni:
1° di chiusura, le cui parti sono: otturatore; blocco-giunto; leva di ritegno; piastrina di bloccaggio; mollone dell'otturatore colla sua ghiera guida; carrello d'armamento;
2° di sparo, le cui parti sono: leva di sparo a grilletto; congegno a ghigliottina; pistoncino di sicurezza; percussore; molla del percussore;
3° di espulsione che si compone dell'espulsore e dell'estrattore;
4° di sicurezza a mano costituito da una leva imperniata all'appendice rettangolare della testata;
5° di alimentazione composto dal bocchetto, dal serbatoio e dal caricatore per 20 cartucce:
6° di lubrificazione automatica composta della scatola pel lubrificante e della pompa.