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delicatamente a terra e provvederà poscia alla sua distruzione come, se si trattasse di una bomba inesplosa.
11. Le bombe non esplose dopo il lancio, non devono essere raccolte e neppure toccate perchè pericolose, ma devono essere distrutte nel modo seguente:
Si pone accanto a ciascuna bomba, senza toccarla, una cassula di fulminato di mercurio del n. 8, munita di miccia a lenta combustione di cm. 20-25 di lunghezza, introdotta in un innesco di balistite compressa di gr. 30, del diametro di mm. 30, oppure in un'intera cartuccia di gelatina (gr. 100). Indi si accende la miccia e si attende stando dietro ad un'efficace riparo od a conveniente distanza, che la bomba esploda.
12. Le operazioni per la distruzione delle bombe debbono essere eseguite subito dopo le esercitazioni di lancio da un gruppo di soldati diretti da un ufficiale pratico del delicato servizio.
Il gruppo, per individuare le bombe inesplose, marcerà in catena, facendo attenzione di non urtarle con i piedi.
Se le circostanze lo consentono è però preferibile segnare di volta in volta con un picchetto le bombe inesplose, in modo da rendere facile la individuazione di esse a lancio ultimato da parte dell'ufficiale che dovrà provvedere alla loro distruzione.
Bomba a mano Breda mod. 35.
È costituita dalle seguenti parti:
— involucro esterno A;
— porta carica B;
— porta detonatore e cassida C;
— porta spillo D;
— organi di sicurezza (molla antagonista, tego-liuo di sicurezza con nastro ritardatore e cuffia, chiavistello di sicurezza, scudetto di chiusura).
La bomba pesa gr. 200 e contiene in totale una carica di scoppio di gr. 63 circa di miscela tritolo binitronaftalina.
Involucro esterno A. — È di lamierino di alluminio stampato e consta di due parti (A;) ed (A2)