— 448 --
II. — Armi mod. 38.
1. Fucilo mod. 38.
È derivato dal fucile mod. 91 del quale conserva tutti i pregi di robustezza, rusticità, semplicità, facilità di smontaggio, sicurezza e continuità di fuoco, intercambiabilità delle parti, mentre ne lia migliorato lo qualità balistiche, ridoto il peso, alleggerita la sciabola baionetta, diminuito l'ingombro dell'arma, aumentato il calibro pur avendo alleggerito il proiettile e dato ad esso un maggior potere d'arresto.
Le differenze principali tra le due armi sono le seguenti:
a) Peso: senza sciabola baionetta, kg. 3,400; con la sciabola baionetta, kg. 3,675;
b) Canna: più corta, solcata internamente da 4 righe a passo costante (elicoidale); diametro (calibro) 7,35; senza alzo, provvista di una sola tacca di mira fissa per la distanza fino a 300 metri.
c) Baionetta-pugnale: più corta e più leggera, ripiegabile lungo il fusto;
d) Munizioni: cartuccia più leggera, più corta, con proiettile di calibro maggiore e carica minore.
2. Moschetto mod. 38.
È simile al moschetto mod. 91 dal quale differisce per possedere le caratteristiche già riscontrate nel fucile mod. 38 nei confronti del fucile mod. 91.
III. - Pistole a rotazione.
1. L'istruzione sulla pistola è svolta ai soli militari delle varie armi che ne sono dotati.
Le pistole a rotazione in distribuzione alla truppa sono di due tipi: mod. 1889 e mod. 1874. Esse hanno calibro di mm. 10.35, e impiegano le stesse cartucce. Sono a sei colpi, a movimento continuo e intermittente, a percussione centrale.
La pistola mod. 1889 pesa kg. 0,910; quella modello 1874, pesa kg. 1,150.