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necessarie perchè la linea di mira sia portata a sfiorare la sommità del mirino stesso.
49. Scatto dell'arma. — Ha grande influenza sul risultato del tiro; a nulla infatti gioverebbe il più esatto puntamento, se durante lo scatto si spostasse l'arma dalla giusta direzione.
Perchè ciò non avvenga, occorre:
a) agire sulla coda, anziché sulla parte superiore del grilletto;
b) fare pressione con la seconda falange dell'indice, anziché con la prima;
e) non chiudere l'occhio destro al momento dello scatto;
d) trattenere il respiro durante lo scatto;
e) eseguire lo scatto in due tempi: rettificare celermente il puntamento al primo tempo e, non appena la linea di mira è ben diretta, aumentare leggermente la pressione sul grilletto, in modo che lo scatto avvenga senza scosse.
L'istruttore deve addestrare con cura le reclute nella esecuzione dei due tempi dello scatto, insistendo perchè il secondo tempo e quindi la partenza del colpo, coincidano con Vistante brevissimo in cui l'arma è perfettamente puntata.
Deve addestrarle inoltre e mantenere, per qualche istante, l'arma esattamente puntata dopo effettuato il secondo tempo dello scatto.
50. Ginnastica del puntamento. —- Ha lo scopo di far acquistare al soldato l'abito, e, per quanto lo consentano le sue personali attitudini la passione per il puntamento, così da ottenere che, spianando il fucile, questo venga a trovarsi, istintivamente e con una precisione sempre maggiore, già diretto al bersaglio.
Tale abito - e, ancora più, tale passione - non si possono nò acquistare né mantenere senza una costante ginnastica dei muscoli e della vista; ond'è di capitale importanza che il soldato, sopra tutto di propria iniziativa, si eserciti nel puntamento in ogni circostanza in cui si trovi ad avere il fucile tra le mani, anche negli intervalli e nei riposi delle diverse esercitazioni.
51. Negli esercizi di puntamento, sempre quando il soldato impieghi cartucce da esercitazione, è del