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avviso; egli deve quindi essere ben compreso dell'importanza del servizio cbe gli viene affidato e della responsabilità cbe glie ne deriva.
5. La funzione del portaordini si limita, di massima, al recapito di dispacci scritti. Se, però esso è incaricato di comunicazioni a voce o deve sapere a memoria il contenuto del dispaccio, prima di allontanarsi, ripete al superiore la comunicazione o il dispaccio.
6. Il portaordini, per assolvere il suo compito, deve conoscere esattamente: a chi va recapitato il dispaccio; l'urgenza di esso e quindi l'andatura da seguire; l'itinerario da percorrere; il luogo ove deve recarsi al ritorno, a servizio compiuto.
Se il portaordini fa parte di un posto di corrispondenza riceverà queste notizie dal proprio capo posto; altrimenti, dal superiore stesso che gli affida l'incarico.
Il portaordini ha il dovere di portare a termine ad ogni costo il suo compito: se ferito rimette ad altri il dispaccio o la comunicazione verbale che è incaricato di portare.
Qualunque militare riceva da un portaordini ferito l'incarico di recapitare un ordine od un avviso, scritto o verbale, ha obbligo di adempierlo nel modo più sollecito.
Se il portaordini è in pericolo di cadere prigioniero, distrugge il dispaccio scritto ed è suo debito d'onore non rivelarne il contenuto.
7. Segnalazioni convenzionali. —¦ Le segnalazioni convenzionali servono per comunicare rapidamente alcune notizie di uso più comune durante il combattimento e quando non sia possibile servirsi delle segnalazioni alfabetiche.
8. Di giorno vengono fatte con le braccia, adoperando eventualmente oggetti di circostanza (fazzoletti, copricapi, frasche, ecc.), per renderle meglio visibili a distanza.
Di notte con lanterne o fanali, oppure ricorrendo all'impiego di fastelli di paglia, stecchi o altre materie facilmente infiammabili assicurate su bastoni.
Si risponde ad un segnale ripetendo il segnale stesso.
Le segnalazioni convenzionali risultano dalla tabella seguente.