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Il passo romano di parata si assume normalmente a 100 passi dal rassegnatore e viene mantenuto sino a che l'ultima riga del reparto ha oltrepassato di 50 passi il rassegnatore.
Nello sfìlamento a passo romano di parata la massa inquadrata (ufficiali compresi) non saluta. I soli comandanti isolati delle singole unità salutano, nel modo usuale.
Durante lo sfìlamento col passo romano di parata la cadenza sarà, sino a nuovo ordine, scandita dai tamburi. Le batterie tamburi reggimentali - costituite da un minimo di 36 tamburi - muoveranno in testa alla formazione a passo ordinario per raggiungere il posto assegnato di fronte al rassegnatore.
Tutti i corpi e reparti non contemplati nel primo comma del presente capo, sfilano con le modalità attuali, senza accentuare il movimento delle braccia.
V. - Addestramento alla scherma di baionetta ed ai disarmi.
1. La scherma di baionetta ha lo scopo di addestrare i soldati a servirsi del fucile (o moschetto) come arma bianca per la lotta a corpo a corpo.
Essa deve servire a dare al soldato fiducia nelle proprie forze ed energia, e suscitare in lui spirito aggressivo e ferocia.
2. Nell'insegnamento della scherma non si deve esigere simultaneità di esecuzione e precisione di movimenti, ma viceversa, spigliatezza, spontaneità e rapidità di esecuzione.
3. L'addestramento alla scherma di baionetta deve essere svolto con razionale progressione di esercizi, prima da fermi, poi in movimento, e possibilmente contro bersagli (fantocci imbottiti).
4. Al comando:
in guardia,
si fa un ottavo di giro a destra, spostando il piede destro indietro ed a destra di circa un passo; si piegano leggermente le ginocchia, mantenendo il busto diritto ed il peso del corpo equamente ripartito sulle due gambe; contemporaneamente si fa saltare l'arma dalla mano destra alla sinistra che l'afferra al disotto