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30 cm.; impugnare l'asse con le mani ad intervallo eguale alla larghezza delle spalle, e con una leggera spinta delle gambe portarsi in appoggio sulle braccia tese rimanendovi con il busto leggermente inclinato avanti, la testa eretta, le spalle ritratte indietro, le reni inarcate, le gambe unite e distese con le punte dei piedi rivolte in basso e staccate dal suolo. A terra.
Con leggera spinta delle braccia scendere al suolo, lasciando l'asse. La caduta deve avvenire sulle gambe piegate e con le mani sull'asse.
Dalla posizione « in appoggio »:
a) Sulla coscia sinistra (destra) appoggio.
Alzare la gamba sinistra (destra) tesa e portarla
a cavalcioni sull'asse; la coscia accanto alla mano; le punte dei piedi rivolte verso terra.
b) Sul piede sinistro (destro) appoggio.
Alzare la gamba sinistra (destra) e, flettendo il
ginocchio, portare il piede sull'asse esternamente alla mano, mantenendo invariate le posizioni della testa, del tronco e dell'altra gamba.
Tanto dalla prima come dalla seconda posizione, possono essere eseguiti esercizi di volteggi di fianco.
Da ciascuna delle posizioni indicate si torna a quella di partenza con movimento in senso opposto, al comando;
In posizione.
Ad esercizio ultimato si dą il comando di: Attenti.
38. Volteggi. Attrezzi occorrenti: asse graduabile. Mezzi di circostanza: asse di equilibrio, staccionata, muri, cavallo, cavallina, trave.
In ogni specie di volteggio si distinguono: fase di preparazione; fase d'impulso; fase di volo; fase di caduta.
I volteggi si possono eseguire tanto da fermo quanto con rincorsa: qui di seguito si indicano i principali.
39. Volteggi da fermo. L'asse deve essere disposta alla altezza di m. 1, con la faccia dagli spigoli arrotondati rivolta in alto. Comprendono: volteggi di fronte su due braccia; volteggi di fianco.
I volteggi di fronte a loro volta comprendono: a) Volteggi in fuori a sinistra (destra).