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leggermente le braccia; portare la gamba sinistra (destra) al di fuori del braccio sinistro (destro); scavalcare l'asse: rimanere sospeso all'asse colle mani e colla gamba piegata.
d) Trasposizione a sinistra (destra).
Spostarsi da una estremità all'altra dell'asse mediante movimenti successivi delle mani, nella direzione indicata.
e) Trasposizione avanti.
Dalla posizione di sospesi ad una delle estremità dell'asse rivolgere il capo verso l'altra, impugnando l'asse con palme sovrapposte; quindi portando successivamente una mano avanti l'altra, alla naggior distanza possibile, spostarsi in sospensione.
f) Trasposizione indietro.
Si procede in modo inverso a quello sopraindicato volgendo il dorso verso la estremità dell'asse opposta a quella dalla quale si inizia la trasposizione.
Da ciascuna delle posizioni indicate si ritorna a quella di sospensione al comando:
In posizione.
36. Per la sospensione alla spalliera, disporre i soldati con un fianco (sinistro o destra) rivolto alla rispettiva campata della spalliera, a mezzo passo di distanza da questa. Si sale sulla spalliera come su di una scala a piuoli. La mano esterna (rispetto alla posizione di partenza) impugna l'ultimo staggio, con il palmo rivolto in dentro. Il braccio interno passando fra il 15° e il 16° staggio, appoggia l'ascella contro il 15° e lo impugna. Il corpo deve essere tenuto naturalmente disteso, col fianco rivolto alla spalliera ed i piedi appoggiati sullo staggio ad essi corrispondente.
Dorso alla spalliera e pronti per la sospensione.
Volgere il dorso alla spalliera impugnando lo staggio più alto con le palme delle mani rivolte avanti. Le braccia risultano semi-flesse, il corpo naturalmente disteso ed aderente alla spalliera; i talloni uniti appoggiati sullo staggio corrispondente.
In sospensione.
Distendere completamente le braccia, abbandonare l'appoggio dei talloni spingendo in basso le punte dei piedi; testa eretta e sguardo rivolto avanti.