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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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l'arie Quarta — Italia Meridionale
boschi con selvaggiuine e pascoli con bestiame abbondante. Trovasi in questo territorio il monte Cantinolo, alto metri 1826 sul mare.
Cenili storici. Vuoisi sia l'antica Sestium, fondata, con parecchie altre città interne, ricordate da Stefano di Bisanzio e da Licofrone, dagli Enotrii. Ma esse scomparvero in seguito o cambiarono nome e la loro situazione è incerta all'atto.
Coli, elelt. Castrovillari — IJioc. Cassano al JonioH* Pa locale, T. a Castrovillari, Str. ferr. a Spezzano Albanese.
Mandamento di AMENDOLARA (comprende 5 Comuni, popol. 8089 ab.). — Territorio nella parte orientale del circondario, in monte, in colle e in pianura, bagnato dal Jonio, fertilissimo in granaglie, olio, vino e mandorle, donde il nome di Amendolara.
Amendolara (1755 ab.). — A 236 metri d'altezza sul mare, da cui dista 3 chilometri e 48 a greco da Castrovillari, presso il capo Spulico, promontorio che fa una sì bella figura in tutti i paesaggi della costa e forma, col capo Trionfo — di cui tratteremo sotto Rossano — l'estremità di un golfo magnifico. Bella chiesa, già elei frati Domenicani. Mulini, torchi da olio, fabbrica di stoviglie comuni, ecc.
Cenni storici. Sotto Carlo I d'Angiò fu un feudo di Tommaso De Barone e, nel 1027, passò in possesso di Gian Giacomo I'ignatelli, duca di Bellosguardo, che la comprò per 50.000 ducati. Divenne da ultimo proprietà del duca di Monteleone.
Uomini illustri. — Vi nacque, nel 1452, uno «lei personaggi più originali fra gli umanisti che nel secolo XV diedero opera con passione a fare risorgere l'antichità, epperciò giova trattarne qui un po' per disteso. Non è noto, dice il Lonorinant. che sotto i nomi antichi e classici di Pomponio Leto, che si appropri! per affetto alla Roma dell'antichità e sotto i quali si rese celebre nelle lettere; tua è noto però ch'egli era un bastardo della grande prosapia napoletana dei Sanseverino e che ricevè nel battesimo il nome di Giulio. Scrittore di una latinità straordinariamente pura, si trasferì di buon'ora a Roma, ove compì tutta quasi la sua carriera di professori e di erudito. Le sue opere sull'istoria e le antichità di Roma, le sue edizioni di Varrone, di Plinio il Giovane, di Sallustio, i suoi Commentari su Quintiliano, Columella e Virgilio porgono testimonianza di un sapere profondo e singolare a quei tempi.
Aveva fondato a Roma un'Accademia simile a quella istituita da Marsilio Firmo a Firenze. Ma nel 1468, sotto il pontificato di Paolo 11, tutti i membri di quest'Accademia, con a capo Pomponio Leto, furono accusati ili cospirazione per rovesciare il papa dal trono, abolire il cristianesimo e ristabilire il paganesimo. La morte di Paolo lì troncò il processo e, nel 1471, il nuovo papa, Sisto IV, pur conservando, alla sua assunzione al trono, il divieto di ricostituir l'Accademia, restituì al dotto calabrese la sua cattedra nel Collegio Romano ch'egli occupò tranquillamente sino al 1497 (mori il 9 giugno 149S), benvoluto non solamente da Sisto IV, ma anche dal suo successore Innocenzo Vili.
Gli storici ni generale non hanno prestato fede alle accuse a cui aveva creduto Paulo II e che rappresentavano gli umanisti dell'Accademia Romana come idolatri fanatici dell'antichità al segno ili voler far rivivere la sua religione e ristaili are il culto pagano sulle rovine del cristianesimo. Ma questo scetticismo si dileguò davanti le iscrizioni che il compianto archeologo De Rossi, autore della f'oma sotterranea cristiana, trovò scritte col carbone sulle pareti delle Catacombe di Roma. Queste iscrizioni attestano infatti le radunanze misteriose dei nuovi pagani per celebrare i loro riti lungi dagli sguardi profani negli antichi cimiteri sotterranei dei cristiani primitivi, intieramente ignoti e dimenticati a quei tempi e che il caso soltanto avena potuto far scoprire a qualchecluno fra essi. Vi si trovano i lineamenti principali della jerarchia sacerdotale segreta che avevano istituita a somiglianza della Curia papale C nella quale Pomponio Leto aveva il grado supremo di sommo pontefice pagano.»
Coli, elett. Cassano al Jonio — Dioc. Tursi — P2, T., Str. ferr, e Scalo marittimo.