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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
Castrovillari
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in ogni punto. TI terreno, annaffiato da parecchi rivoli, oltre il Coscile suddcscritto, è generalmente fertile in vino, olio, cotone, granaglie, frutta, agrumi e legnini
Castrovillari (10.049 ali.). - - Sorge all'altezza di 350 metri sul livello del mare, da cui dista 28 chilometri, e a 74 a nord da Cosenza, sul dorso d'un colle, in una lunga e larga linea irregolare e puossi dividere in città nuova e città vecchia. La prima, contenente circa due terzi dell'abitato, è moderna, va crescendo ogni dì più ed è situata in una pianura confinata a ovest dalla valle in cui scorre il Coscile ed a est dal torrente detto Canale del Greco. La traversano un ampio e lungo stradale e vie (piasi tutte rotabili, che la partiscono in vari quartieri. La città vecchia, a sud della nuova, da cui la separa il ponte detto della Catena, comprende l'altro terzo della città ed è fabbricata sopra uno scoscendimento, da cui scende sino alla base di un'altra collina che le sta in faccia, salendo la quale si arriva in vetta alla chiesa detta la Vergine del Castello; questa terza sezione, in mi con le altre case, ora atterrate e che scendevano giù per la clima di codesta collina dalla parte sud sino alle sue radici, ove il Coscile e il Lagano mescola no le loro acque, costituivano il Castrovillari di or fa un secolo.
Abitazioni ed abitanti sono racchiusi in una cinta m^dioevale ancora assai bene conservata, nonostante le devastazioni del terremoto del 1038, e che la tradizione locale fa risalire ai Normanni. Gli edilizi principali sono: la chiesa di Santa Maria del Castello, attribuita anch'essa ai Normanni; quella di San Giuliano,innalzata sull'antica sinagoga degli Israeliti, dai quali derivò il nome della strada detta Giudecca; la chiesa della Trinità, ampia e grandiosa, ultimata da poco; l'ex-convento dei Francescani, vasto edifizio a doppio cortile con porticati eleganti, trasformato per una metà in quartiere ili soldati e per l'altra in locale delle Assise estive; e per ultimo il palazzo Prefettizio e un bel Teatro. Il castello, costruito da Paolo Giannitelli sotto Ferrante I di Yragom, occupa l'area d'un altro più antico, il quale muniva la suddetta città antica col predetto ponte della Catena a maestro.
Castrovillari fu già tutta cinta di mura turrite con ben otto porte, fra cui, quella detta della Catena a ovest vicinissima al suddetto castello e quella detta di Simone i est, con castello ora distrutto. Aveva tre borghi e un antichissimo palazzo vescovile ira semidiruto, in cui solevano dimorare i vescovi di Cassano al Jonio, lontano un po' più di 13 chilometri.
Nel territorio poi fiorivano sei borghi o casali, due dei quali, Frascineto e San liasilio — innalzati al grado di Comuni separati — hanno abitanti pastori d'origine libanese, i quali conservano il linguaggio, il rito e costumanze antiche.
Distretto militare, Comizio agrario, Pegio Ginnasio Garibaldi, Scuola tecnica, libreria, tipografia. Torchi da olio, bachicoltura, cultura del cotone, manna, fabbricazione di caciocavallo nelle latterie sul vicino gruppo di monte Pollino, ecc.
Il bilancio comunale di Castrovillari, per l'esercizio 1897, dava i seguenti risultati:
Attivo
Entrate ordinarie.......L. d 14.799
e straordinarie......» 15.000
Movimento di captati.....» 239.'200
Differenza alliva dei residui ... li 9.225
Partite di giro e contabilità speciali . » 41.876
Toltile I- 420.100
Passivo
Spese obbligalorie ordinarie . . . L. 90.003
» n straordinarie . . li 280.619
» facollative.......» 1.900
Movimento di capitati.....» 5.012
Partile di giro e contabilità speciali . » 41.870
Totale L. 420.100
Cenni storici. — Castrovillari è per certo una città assai antica, come attestano le scoperte fatte nei dintorni e nella città stessa, le molte lapidi sepolcrali, le monete