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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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l'arie Quarta — Italia Meridionale
ad est, addentrandosi lontano nel ntare, sì da formare il braccio meridionale del golfo di Taranto, parallelo alla Terra d'Otranto (ora provincia di Lecce), l'antica Japigia.
Fitte selve di guercie, di pini, di castagni, ecc., rivestono di rigogliosa verzura i fianchi di questa montagna e, mentre quasi tutte le catene che circondano il Mediterraneo si sono, coll'andar dei secoli, per vandalismo agrario, diboscate, le montagne, della Calabria hanno conservate le loro foreste.
Due fiumi bagnano la pianura: il Crati e il Coscile. Il primo, il più importante, ora precipitando le sue acque giallastre giù pei pendìi con la impetuosità d'un torrente, ora dilatandosi pigro nelle pianure, scende, da un'ampia e prolanda valle popo-latissiina e coltivatissiuia, ad 830 metri sopra Aprigliano in circondario di Cosenza, si dirige da sud a nord fra la cresta deirApennino litoraneo e la Sila, indi piega a est per giungere, dopo un corso di 93 chilometri, al mar Jonio nel vasto emiciclo di Sibari.
L'altro fiume, il Coscile, di nn corso assai meno sviluppato, è formato dalla continenza di varii rivoli, di cui il principale è il Coscitello. proveniente da Castrovillari e propriamente dal monte I'ollino. Scorre per la valle detta del Salice, poi pel piano di Bonibacaro, ove riceve molti a flit® iti, cotalchè, giunto a Boria, assume le proporzioni di un vero fiume. A qualche distanza innanzi alle alture della Serra I'ollinara, che forma l'ultima estremità della schiena d'asino che li separa, i due fiumi Crati e Coscile si congiungono in un solo, il quale va a scaricarsi alcuni chilometri più al basso nel Jonio, traversando l'ampia maremma che occupa tutta la regione vicina alla spiaggia.
11 Coscile è l'antico Syharis, così denominato, dicesi, dai coloni greci da mia fontana di tal nome a Bura nell'Acaja; secondo alcuni autori, essa aveva la proprietà di rendere timidi e restii i cavalli che abbeveravansi nelle sue acque.
Nella suddetta ampia maremma cessano le abitazioni umane. Mentre nelle porzioni ondulate ed elevate della pianura sono sparsi borghi popolosi e masserie numerose liei cantili, queste grandi e lussureggianti praterie, che mai non si falciano, sono deserte. Non vi si veggono che Diandre numerose, pascolanti solitarie e semiselvatiche, di tori bianchi immersi sino al ventre ili un'erba di una fittezza incredibile e di bufali, che vanno in cerca delle acque stagnanti pel sottrarsi agli ardori solari Là regna sovrana la febbre malarica, in quei fondi maremniosi, in quelle magnifiche praterie troppo copiosamente annaffiate.
Durante la floridezza di Sibari e dì Turio, cure intelligenti, prose per regolare il regime delle acque e agevolarne lo scolo al mare, avevano risanato quei terreni rendendoli abitabili e trasformandoli in campagne di una fertilità miracolosa. Secoli di noncuranza e di abbandono distrussero quei lavori e ì loro risultati. Le bocche dei corsi d'acqua si sono ostruite facendoli rifluire nelle pianure; le alluvioni fangose hanno invaso la marina e la maremma si è ampliata rapidamente, Le sue esalazioni .spandono ora la morte e respingono gli abitanti dai luoghi ove viveva anticamente lina popolazione florida, e numerosa.
Tal si è, a grandi tratti, lo spettacolo maraviglioso che spiega allo sguardo il bacino in forma di cerchio in cui il Crati e il Coscile devolvono le loro acque al Jonio nel gran golfo di Taranto.
MANDAMENTI E COMUNI BEL CIRCONDARIO 1)1 CASTliOYlLLARI
AWAHÌ'ENKMtl Al. l'ISTIIKTTO MIL1TAKK 1)1 CASTllOVILLAIU
Mandamento di CASTROVILLARI (comprende 4 Comuni, con una popol. di 19.025 abitanti). - Ampio territorio nella parte centrale del circondario, cinto a nord e ovest a seniicircolo dalla catena dcll'Apennino Calabro, alta oltre i 2000 metri e solo distante dal capoluogo un po' più di 5 chilometri e mezzo. F inaccessibile e pericolosa (piasi