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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
Mandamenti e Comuni del Circondario di Castrovillari
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In tempi assai posteriori San Marco Argentano fu un feudo degli Orsini di Bisignano e degli Spinelli di Fuscaldo.
Uomini illustri. — Diede i natali a Marzio Attilio, medico insigne del secolo XV e a Giulio Cesare Barrtcellì, medico anch'esso di grido ed autore di varie opere stimate.
Coli, elett. Verbicaro — Dioc. S. Marco Argentano — Pa, T. e Str. ferr.
Cervicali (1718 ah.). — All'altezza di 49(5 metri sul livello del mare, e a circa 4 chilometri a sud-ovest da San Marco Argentano, in vetta ad un colle esposto a tutti i venti, fra boschi di quercia e di castagni. 11 territorio, bagnato dal Cocchiate, fiumi-cello che scende dal monte di Vallecupa, è ferace d'olio, vino, castagne ed altre frutta ed abbonda di pascoli con bestiame numeroso. Caccia abbondante di selvaggiunte.
Coli, elett. Verbicaro — Dioc. S. Marco Argentano — P3 e T. a S. Marco, Str. ferr. a Mongrassano.
Fagliano Castello (4103 ab.). — Sorge a 516 metri d'altezza sul livello del mare, a circa 7 chilometri a ovest da San Marco Argentano al piede orientale di un monte detto Acqua dei Santi (1052 m.) e con dinanzi e non lungi a est il monte Pizzo (710 m.). Orizzonte vastissimo dai monti circostanti con veduta di un'immensa distesa del Tirreno e di buona parte del .Tonio. La frazione di San Lauro sta a 3 chilometri dal paese a scirocco. Dai monti adiacenti scendono al basso : il Cannatello, tìumicello che a piccole cascate naturali si approssima al paese e lo attraversa mettendo in moto un dopo l'altro varii mulini; il Caffaro, che congiungesi al Cannatello e scorre con esso, sotto il nome di Malosa, fin sotto San Marco Argentano, ove ingrossa il fiume Fellone; e il Calabrice, formato dai due fiumicelli Le Vote e Catrina, che separa il territorio di Fagliano da quello di San Marco Argentano. Non avendo libero corso, altre aeque formano sui medesimi monti i laghetti perenni di Due Uomini e di Trifoglietta e gli altri due di Frasso e di Cerasella, che prosciugatisi nella state.
Oltre all'agricoltura e alla pastorizia gli abitanti danno opera alla bachicoltura, alla esportazione di castagne e patate nei paesi vicini, alla vendita di legname di castagno e di faggio ed alla fabbricazione di pannilani per uso del paese.
Acque minerali. — Vi sgorga una sorgente solforosa, la cui acqua si beve in primavera. Quest'acqua indusse certuni a far degli scavi in cerca di solfo.
Cenni storici. — A 2 chilometri dal paese verso sud sorgeva l'antichissimo Castel Faggiano, di cui scorgonsi ancora i ruderi, cosidetto probabilmente dalla grande abbondanza di faggi e il paese, fondato in seguito, derivò il nome da quello del castello modificandolo in Fagliano. Noi dintorni trovaronsi e trovansi tuttora monete di tempi remoti. Fu un feudo dei Firrao di Luzzi.
Coli, elett. Verbicaro — Dioc. S. Marco Argentano - P! e T. locali, Str. ferr. a S. Marco.
Rogiano Gravina (3700 ab.). — A 265 metri d'altezza sul mare, a 11 chilometri a nord da San Marco Argentano, presso la sponda destra del fiume Esaro, che, insieme agli altri due Occido e Fellone, ne bagna il territorio ferace in granaglie, frutta e altri prodotti, con prati naturali e bestiame; industria serica e cultura recente del cotone.
Cenni storici. — Credesi l'antica Vergae, che, insieme ad Vffugum, Hetriculum, Sijphemi ed altri ignobiles populi del Bruzio, come li chiama Tito Livio, mal si possono identificare con certezza. Nei ruderi sparsi pel territorio trovansi non di rado monete romane e delle repubbliche della Magna Grecia; e nel 1808 vi fu dissotterrato un idoletto in rame. Nel medioevo fu sottoposto al regime feudale e i suoi baroni lo munirono cingendolo di mura turrite; ina gli abitanti, mal sopportando le loro prepotenze, ribellaronsi assai spesso; finché, allo scoppio della rivoluzione di Masaniello a Napoli, il barone fu costretto a concedere loro i diritti largiti dai regi decreti.
Uomini illustri. — Rogiano Gravina va superbo a buon diritto di avere dato i natali a quel Gian Vincenzo Gravina (nato il 20 gennaio 1664, morto il 6 gennaio 1718),