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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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l'arie Quarta — Italia Meridionale
< To non istò in forse — prosegue il Lenormant — a riconoscere nel Mucone l'antico rinomato Acheronte e, se ha cambiato nome nell'antichità, trovo ancora un indizio ben significante della sua antica qualità di Acheronte, della sua consacrazione alle deità infernali, nel nome di Li Tartari che ha conservato la montagna, la quale chiude la sua valle a sud-est, e donde scende porzione delle sue acque >.
Pandosia era dunque prossima alla gran selva della Sila, e da ciò la sua importanza e la sua ricchezza. Era una città in cui concentravansi per l'esportazione i prodotti del bestiame innumerevole dell'alta montagna e i prodotti forestali, la cera delle api selvatiche, la pece tanto apprezzata della Sila e il legname per le costruzioni navali che scendeva galleggiando giù per l'Acheronte e pel Grati
Cenni storici. — Acri, che succedette in ciò all'antica Pandosia, fu sempre 1111 centro ricco, commerciante e popoloso. Nel medioevo era una città di seria importanza e rappresentò una parte nelle guerre civili dei secoli XIV e XV quale uno dei centri principali del partito angioino. Fu un feudo dei Sanseverino e sotto Ferdinando I fu saccheggiata orribilmente pel suo parteggiare per gli Angioini..
Coli, elett. Spezzano Grande — Dioc. Bisignano — P2 e T. locali, Str. ferr. a Bisignano,
Bisignano (43S8 ab.). — A 40G metri sul livello del mare, a 11 chilometri a ponente da Acri, sulla destra del Crati, può menar vanto di sorgere, come Roma, su sette colli, poco lungi dalla confluenza del Mucone con detto fiume. Pel portico gotico nella Cattedrale grandemente danneggiata dal terremoto. La stazione ferroviaria, sulla linea Sibari-Cpsenza, sta a grande distanza (come la più parte delle stazioni di questa linea), ed una lunga strada in salita, passando su di un ponte il Grati, conduce al paese. Territorio feracissimo principalmente in granaglie, vino e lino. Moli ni, molti torchi e negozi da olio. Copiosa caccia nei boschi e pesca abbondante nei fiumi Crati e Mucone.
Cenni storici. — Ilisignaiio è città molto antica, come quella che occorre già, col nome di Besidiae, nella seconda Guerra Punica sotto Annibale, e più tardi, sui primordi del medioevo, col nome di Bis-unianum. Il suo vescovado, ora aggregato a quello di San Marco Argentano, era già costituito nel 743 al tempo del Sinodo convocato a Roma dal papa San Zaccaria. Poco appresso fu uno di quelli che gli imperatori iconoclasti tolsero all'ubbidienza di Roma per annetterlo al patriarcato di Costantinopoli.
Nel 1020, negli ultimi anni del dominio bisunti no in queste regioni, Bisignano fu assediato e preso da un capo d'insorti della Puglia, di nome Rayca, che aveva tolto ad ausiliarii una banda di Saraceni sotto il comando di un caid di nome Giafar. Sotto i Normanni fu in possesso di un barone ricchissimo di nome Pietro Riva, il (piale, fatto prigioniero da Roberto il Normanno, fu costretto a sborsar somme ingenti per riscattarsi. Appartenne in seguito ad una delle famiglie principesche più note nell'aristocrazia napoletana, ai principi di Bisignano.
Coli, elett. Spezzano Grande — Dioc. Bisignano — P2, T. e Str. ferr.
Mandamento di CERZETO (comprende 5 Comuni, popol. 11.153 ab.). — Nella parte nord-ovest del circondario, sulla sinistra del Crati. 11 territorio, 111 colle e in monte, fertile e ben coltivato, produce vino, foglia di gelsi, cotone, frutta, fichi squisiti segnatamente, e non manca il bestiame da cui si ritraggono buoni caci e salami saporiti.
Cerzeto (2737 ab.). — A 470 metri d'altezza sul livello del mare, a 33 chilometri a nord da Cosenza, giace in aria salubre sul pendìo di un colle, 111 vicinanza dei monti di Serraventola e Sant'Elia della catena littorale tirrena. Prodotti: vino, cotone, gran copia di fichi eccellenti, formaggi, salami. Filanda di seta con forza idraulica, ecc.
Cenni storici. — Credesi fondato sui primordii del secolo XVI da una colonia di Albanesi provenienti dall'Epiro, e ciò pare confermato dal dialetto e dai costumi degli abitanti. Fu nei tempi andati un feudo degli Spinelli di Fuscaldo.
Coli, elett. Cosenza — Dioc. S. Marco Argentano — P2 e T. locali, Slr. ferr. a forano.