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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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Parlo Qnarla — Italia Meridionale
nel 1005 ; Galeazzo Di Tarsia, poeta, ambasciatore degli Aragonesi alla Corte di Francia, morto intorno il 1550; G. B. Vecchietti, nato nel 1652, morto a Napoli nel 1619, versato nelle lingue orientali, legato pontificio alle Corti di Persia e d'Egitto; Gerolamo Vecchietti, che portò dall'Egitto in Italia vani codici orientali e fu condannato dall'Inquisizione a parecchi anni ili carcere per la sua opera: De anno printitiro et sacrorum temperuik ratione; G. B. D'Amico, filosofo, fisico ed astronomo, ucciso a soli 27 anni nel 1538 in Padova; Francesco D'Amico, teologo, prefetto degli studi a Vienna, morto nel 1651; e, intorno al medesimo tempo, Muzio della Cava, storico di Cosenza; Bernardino Bernardo, letterato e più volte ambasciatore aragonese; Gian Maria Bernardo, poeta; il marchese Palmieri, autore di un trattato sull'arte della guerra, dedicato a Federico II di Prussia; e, finalmente, Antonio Toscani, il quale, nel 171)9, vedendo che il forte di Vigliena presso Napoli, di cui aveva il comando, stava per cader nelle mani dei Russi, appiccò il fuoco alla polveriera saltando in aria con lui amici e nemici.
Coli, elett. e Dioc. Cosenza — P1, T. e Slr, ferr.
Apngliano (5039 ab.). — All'altezza di 725 metri sul mare e a 11 chilometri a sud-est da Cosenza, diviso in dieci borgate sparse sopra aspri monti non lungi dalle fonti del Grati che va a scaricarsi nel golfo di Taranto. Discendenti dagli antichi e fieri Bruzii, i suoi abitanti si mantennero sempre liberi non riconoscendo che la regia podestà. Territorio alpestre con clima salubre e freddo, appartenente in gran parte alla Sila, con abbondanza di castagni e di gelsi, oltre le qBercici le viti, gli ulivi ed i fichi. Pascoli estivi, segala e Imo belgico. Nel 1638 Aprigliano fu molto danneggiata dal terremoto.
Uomini illustri. — Oltre il beato Ruggero da Aprigliano, vi ebbero i natali i seguenti: il filosofo Francesco Muti, del secolo XVI, contemporaneo ed amico di Tommaso Campanella e di Francesco Patrizio; Pirro Schettini, letterato e poeta; Pirro Domenico, sopranominato il Punto, morto nel 1606, poeta, che scrisse anche in dialetto calabrese; e Carlo Cosentino, poeta anch'esso, che tradusse con lode in dialetto calabrese la Gerusalemme Liberata del Tasso.
Coli, elett. Ronfiano — Ilioe. Cosenza — P2 e T. locali, Str. ferr. a Cosenza.
Cerisano (2376 ab.). — Sorge a G'30 metri di altezza sul livello del mare, a 9 chilometri a ovest da Cosenza, in luogo montuoso e in aria salubre, itile falde della catena litorale e precisamente appiè del monte Cocnzzo (1512 in.), vicino alle sorgenti tlel torrente Sordo. Territorio assai fertile e ben coltivato, prodneeute cereali, olio, vino, ortaglie, ogni sorta di frutta, foglia di gelso, ecc. Bachicoltura e filande. Cave di pietra focaia e di gesso in alcuni luoghi.
Aeque minerali. — Vi scaturisce un'acqua solforosa tiepida, la quale credesi contenga i solfati di calce, di ferro e di magnesia. Vuoisi che quest'acqua sia purgativa e giovevole contro la rachitide e le affezioni scrofolose. Si piglia in bevanda e per bagni.
Coli, elett. e Dioc. Cosenza — P2 e T. locali, Str. ferr. a Cosenza.
Mendioino (3739 ab.). — Sorge a 450 metri d'altezza sul mare, a 9 chilometri a sud-ovest da Cosenza, da cui vi si va lungo il letto dell'Arconte o Caronte, tributare del Orati. È situato sopra una triplice collina e considerato da alcuni autiqaarii come il luogo in cui sorgeva 1 antica I'andosia Brutiorum.
c Mendichiti — scrive Caterina Pigorini-Beri - sta su due fiumi o torrenti ghiaiosi: il Caronte e il fiume della lietla (forse l iniiierello), che si uniscono in un solo, il Ferrera, pittoresco e rumoreggiante fra i massi di cui accoglie e inerberà tutte le tinte, e si butta, col .lassi, nello storico e intentato Buscato» Le sue case sono bianche e incoronate di viti che si arrampicano fin sull'alto dei tetti. Dalla strada si scende al Caronte sopra un polite pericolante pel grosso delle piene e che ha al di là, sulla