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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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l'arie Quarta — Italia Meridionale
Monti, pianure e valichi — I monti della provincia formano parte deirApennino Calabro, termine meridionale di tutta la grande catena apenninica. È tutta una regione alpestre solcata da valloni e da forre, impervia, ricca di selve nelle alture, d'uliveti, vigneti, aranceti, frutteti nelle zone litoranee.
La catena del monte Pollino (2248 in.), il più alto dcH'Apennino meridionale, che ergesi aspro e dirupato sull'altipiano di Castrovillari, stendesi con le sue diramazioni fra i golfi ili Policastro e di Taranto e, rialzandosi verso la penisola calabra, ne chiude l'ingresso a nord. La depressione di Campotenese (%5 111.), fra le valli del Coscile e del Lao, separa la catena del Pollino dal vero Apennino Calabro, che stendesi quasi in linea retta dal suddetto Campotenese a sud col monte della Dirupata (1404 in.), monte Palanuda (1G30 in.) e Cozzo del Pellegrino (1986 111.). A monte Moli tea (1784 111.) si approssima assai al Tirreno e si estende parallelamente alla spiaggia per circa 70 chilometri sino allo sbocco del fiume Savuto, con la cresta distante in media da 5 a 6 chilometri in linea retta dal mare.
Del gruppo della Sila e della grande foresta, già ricettacolo di briganti, abbiamo trattato separatamente nell'introduzione alla Calabria (vedi pag. 10).
Pare nell'interno della provincia le pianure, di cui la principale è quella della valle del Grati, nota sotto il nome di Vallo di Cosenza, con una superficie di 120 chilometri quadrati] Notevole segnatamente la grande pianura lungo il mar Jonio, la più vasta della Calabria, la (piale va, con ampiezza disuguale, da capo Trionfo al villaggio Trebisacce, nel circondario di Castrovillari, comprendendo la parte inferiore del corso del Ciati.
Numerose le colline, fra le quali scliiudonsi vallate ora strettissime, come quella del Savuto, ed ora ampie ed amene.
Primeggiano fra i valichi: quello di Campotenese ad ovest di monte Pollino, che pone in comunicazione la valle del Coscile con quid la del Lao; quello di San Fili (950 in.), con una strada che supera l'Apennino alla Serra di Cerasuolo e scende, con molti giri, a Paola; e quello di Pian del Lago (961 ni.), per cui la strada da Cosenza esce dalla provincia ed arriva sino a Tiriolo, ove staccasi un ramo per Catanzaro.
Fiumi — Molti ma poco importanti per la brevità del loro corso o perchè affilienti dei principali: il Lao e il Savuto nel piovente ovest o del Tirreno e il Grati nel piovente est, o del mar Jonio.
11 Lao nasce presso il piano di Campotenese, va da sud a nord passando per Mor-maiino sino a Laiiio, ove riceve il Mercure a ovest di Rotonda; ripiega quindi a sud-ovest, scaricandosi nel mare a sud di Scalea nel circondario di Paola.
Il Savuto, che sorge nell'altipiano della Sila, viene in direzione generale di sud-ovest, passa fra 1 teglia no e Carpanzano, lascia a sinistra Nocera Torinese e si versa in mare a nord del golfo di Sant'Eufemia.
fi Neto accoglie le acque di una gran parte dell'altipiano della Sila; nasce a est di Cosenza presso il monte Botte Donato (1930 ni.), la vetta più eccelsa del suddetto altipiano, corre nella direzione generale di oriente, bagna San Giovanni 111 Fiore, Belvedere Marittimo e si versa in mare a mezza distanza fra i capi dell'Alice e delle Colonne in provincia di Catanzaro.
Il Grati baie sue fonti pocoluiil da quelle del suddetto Neto sull'altipiano della Sila. Nasce col nome di Cratìcello nella parte sud-ovest della Serra Macinello e corre dapprima verso nord-ovest. Ingrossato dalle acque di parecchie correnti, che scendono dal fianco occidentale dei suddetti monti, attraversa Cosenza e piega quindi a settentrione. Riceve a destra il Mucone, che sgorga anch'esso dal grappo montagnoso che sorge fra il Ci ati e il Neto; presso al conlluente del Mucrone lascia Bisignano sulle alture, di destra e prosegue a nord sino a Tarsia, che sfa sulla sua sinistra. 11 Grati cambia qui direzione e piega a nord-est, lascia a sinistra Spezzano e si versa nella