Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza', Gustavo Strafforello
Pagina (180/266) Pagina
Pagina (180/266)
La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
m
IV - Circondario di MASTRO
Il circondari® di Nicastro, che occupa la parto nord-ovest della provincia di Catanzaro, ha una superficie di 881 chilometri quadrati. La sua popolazione presente o di fatto fu calcolata, al 31 dicembre 1899, (li 107.412 abitanti, con una densità di 121,92 abitanti per chilometro quadrato. Questo circondario è formato da 27 Comuni, raggruppati in 10 mandamenti, sotto la giurisdizione del Tribunale civile e penale di Nicastro, come dal quadro seguente:
MANDAMENTI COMUNI
NICASTHO . . . , Nicastro.
COlìTALF Corlale, Jacurso.
FERO LETO AVT1C0. . . . Ferolelo Antico, Pianopoli.
FfWDELFU . Filadelfia, Frantumila Angitola, Pnlia.
GHIIGLIAXO . . Gimigliano, Cicala, San Pietro Apostolo a Tiriolo.
M A IDA ... Maida, Curinga, San Pietro a Maidn.
munii t\o . Martirano, Gonfienti, Molta Santa Lucia.
iVOCISItA TERIUÙSE .... Nocera Terinese, Falerna, San Mango d'Aquino.
SAUBIA8E Sambiase, Gizzcria, Plalania.
SERRASTI! ETTA Seri-astretta, Carlopoli, Dccollatnra, Soveria Mannelli.
-6»
MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI NICASTHO
appartenenti al distretto militare di catanzaro
Mandamento di NICASTRO (comprendi il solo Comune omonimo). — Territorio al piede meridionale della Sila, per molta parte in piano, bagnato dal fiume Sant'Ippolito, confluente del Lamato, fertilissimo e tutto coperto di uliveti, agrumeti, vigneti, frutteti, e dalle roccie adiacenti molti cacti spinosi di cui niangiansi avidamente i frutti dolciastri.
Nicastro (18.361 ab.) — A 200 metri d'altezza sul mare, e 44 chilometri a ponente da Catanzaro, sorge a foggia di cono alle falde della Sila, con case dai tetti in tegole rosse, fra cui belle residenze di famiglie doviziose. Ila due sobborghi: uno a est detto Zanzaroni, che fino al 1828 fu Connine autonomo, con abitanti di origine albanese venuti nel secolo XIV, e l'altro a ovest denominato Bella, costruito nel 1782 quando uno dei torrenti distrusse parte della città. In vetta al cono (330 ni.), sul cui dorso è scaglionata la città, sono le rovine dell'antico castello edificato sopra una rupe scoscesa fra due torrenti che scendono dalla montagna e di cui le piene subitanee nel 1563, 1683 e 1782 hanno, a più riprese, rovinato parte della città, rovesciando le case o seppellendole sotto le valanghe di sassi che traevansi dietro. Notevole è la piena del 1872, che distrusse il popoloso quartiere Terravecchia, il quale ora sta risorgendo.