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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
Man (lamenti e Comuni del Circondario ili Monteleone di Calabria
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Mandamento di SORIANO CALABRO (eompimdnfi Gomitili, popol. 10.01:3 abitanti). — Territorio nella parte centrale del circondario, in monte e in collina, bagnato dal Marepotaino, con boschi e pascoli estesi. Bestiame e selvaggina. Aria un po' umida.
Soriano Calabro (3019 ab.). — All'altezza di 300 metri sul livello del mare, a scirocco e a 18 chilometri da Monteleone di Calabria, alle falde occidentali della Serra, presso la sporula sinistra del Carrate, influente del Marepotamo. Prima del terremoto del 1783, clic lo distrusse, come diremo qui sotto, Soriano era stato acquistato, sotto Filippo VI, dai Domenicani, i quali vi possedevano un grandioso convento, atterrato anch'esso col paese. Veneratissima nella chiesa era un immagine di San Domenico, che ancora vi rimane e di cui i soli vot) in argento ascendevano ad una somma enorme. Cave di gesso e di pietra da affilare, o cote, fabbriche di pentole.
Cenni storici. — Appartenne ai Cara-fa e fu anche per qualche tempo in possesso di Ferdinando di Cordova. Nel gran terremoto suddetto il Marepotamo, affluente del Mesima, cambiò il suo corso per lungo tratto ed un'intiera collina precipitò nella valle sottostante. Ala sentiamo quel che viene narrando Carlo Botta nella sua Storia (VItalia (lib. xxxxix): < Ora, tornando dalle liete cose alle tristi, diremo che Soriano Calabro, andato esente dal terremoto del 5 febbraio 1783, restò desolato, anzi annichilito da quello del 7. Non vi rimase orma di terra pigiata, che nel paese chiamano terra-loto e da cui la massima parte della città si formava.
< Fra quivi il ricco e magnifico tempio di San Domenico, una delle maraviglie delle Calabrie, ina dopo il 7 febbraio non era più. Solo alcuni rimasugli dell'illustre rovina alzavano ancora la fronte fra l'immenso desolato sfasciume. — Quanto vi era di più sacro e venerando sugli altari, scrivono gli accademici di Napoli, o fu sconquassato o fu sotto le parti diroccate sepolto o distrutto. La mirabile effigie, che facea ornamento speciale ili questo rinomato santuario, fu intrusa e trasportata nelle mine più profonde e non fu dato di rinvenirla e ili restituirla alla giusta fervorosa pietà del popolo divoto, se non quando furono diradati ed estratti molti strati di rottami e di massi precipitati. Si ebbe finalmente, dopo vari giorni, la consolazione di rinvenire la sospirata sacra immagine di quel gran santo; ma si ebbe il dolore di trovarne il busto troncato dal capo, giacendo l'uno in un sito remoto e separato dall'altro. In breve, quest'insigne santuario è ora oggetto di tanta commiserazione quante n'erano state per lunghi anni prodigiose e la bellezza e la magnificenza ».
In Soriano Calabro il moto fu parte sussultorio, parte di sbalzo, parte vertiginoso. Morironvi due conversi di quel convento ; gli altri religiosi, a cui la scossa del 5 febbraio avea dato timore, ritiratisi fra le campagne, andarono salvi.
Uomini illustri. — Vi nacque il poeta drammatico Fortunato Dedalo.
Coli, elett. Monteleone — Dioc. Mileto — P* e T. locali, Str. ferr. a Monteleone.
Gerocarne (2100 ab.). — All'altezza di 220 metri sul mare e a 4 chilometri a sud-ovest da Soriano Calabro, con ampio e fertile territorio bagnato dal torrente Morano, che si versa nel Marepotamo, Anche Gerocarne fu vittima del terremoto del 1783.
Coli, elett. Monteleone — Dioc. Mileto — P3 locale, T. a Soriano, Str. ferr. a Monteleone.
Pizzoni (2024 ab.). — A 280 metri d'altezza sul livello del mare e a 7 chilometri a nord da Soriano Calabro, presso le sorgenti del torrente Cerrate, affluente del Marepotamo, con territorio fertile in pianura e in collina, prodncente vino squisito, olio e cotone.
Coli, elett. Monteleone — Dioc. Mileto — Pa locale, T. a Soriano, Str. ferr. a MonLeleone.
Sorianello (1860 ab.). All'altezza di 340 metri sul livello del mare e a 2 chilometri a sud da Soriano, in situazione pittoresca e in aria saluberrima, con territorio ni piano e in colle, assai fertile, principalmente in granaglie, olio, vino e canapa.
Coli, elett. Monteleone — Dioc. Mileto — P3 e T. a Sonano, Str. ferr. a Muiiltleoiie.
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