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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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l'arte Quarta — Italia Meridionale
nella Lucania, .secondo che questo termine era inteso ai dì suoi. Ma Petilia divenne famosa nell'istoria durante la seconda Guerra Punica, come verremo qui narrando.
Nell'autunno del 21G av. C., in seguito alla notissima battaglia di Canne, tutte le città della Lucania e del IJruzio ruppero alleanza con Poma e dichiararonsi per Cartagine. Solo Petilia serbò fede a Poma. 1 suoi vicini la minacciarono e chiesero ad Annibale un nerbo di truppe per costringerla a seguire il loro esempio. I Petelianì chiesero aiuto a Roma; ma il Senato, dopo una lunga e grave deliberazione, fu costretto a dichiarare che, dopo l'immane disastro di Canne, non poteva più inviare soccorsi agli alleati per quanto fedelissimi.
I Peteliani però non si smarrirono; Senato e popolo deliberarono di resistere a tutta oltranza ed apprestaronsi a sostenere un assedio di cui l'esito non poteva però esser dubbio. Poco appresso giunse infatti il generale cartaginese Imilcone con una divisione, la quale, unita ai Bruzii, strinse d'assedio Petilia. Gli abitanti si difesero con grande valore, coadiuvati dalle donne e, con sortite incessanti, tennero gli assalitori lontano dalle mura, uccidendone un buon numero ed appiccando il fuoco alle loro macchine. Avendo apprese le difficoltà che incontrava il suo luogotenente, accorse Annibale in persona per esaminare la situazione e risolvette di convertire l'assedio in blocco, affidandone la direzione ad Annone.
Dopi parecchi mesi di blocco gli assediati, incominciando ad aver manco di viveri, fecero uscir fuori della città le donne. ì vecchi, i fanciulli, tutte insomma le bocche inutili; ma i Cartaginesi, con barbarie inaudita, ne fecero macello sotto le mura nella speranza d'indurre gli assediati alla resa. Più accanita divenne invece la resistenza. Dopo consumate le ultime provviste di viveri ed essersi nudi iti degli animali più immondi, divorarono erbe, cuoi rammolliti, coitecele di alberi, moltiplicando in pari tempo le sortite disperate cercandovi la morte; finché, gli ultimi e pochi sopravviventi furono costretti a consegnare ai Cartaginesi non Petelia, ma il suo sepolcro, secondo la bella espressione di Valerio Massimo.
La difesa di Petilia contro i Cartaginesi ed i Bruzii era durata undici intieri mesi. 11 giudizio unanime dell'antichità l'ha dichiarata una delle più eroiche e delle più gloriose dell'umana istoria e Silio Italico la pone alla pari della famosa di Sagunto in quei versi: ,, , . , ,, ,
1 lumabal versis incensa Petelia leelis
Infeiix fìdei mlseracque secunda Sagunto.
Presa così Petilia, Annibale la diede in custodia dei Bruzii e divenne imo dei suoi baluardi nel mezzodì d'Italia. Ma l'impresa audace di Scipione in Africa cost rinse Cai tagine a richiamare in fretta iì suo grande capitano, il quale dovette abbandonare con grande rammarico l'Italia.
Terminata, con la partenza d'Annibale, la guerra, i Romani memori e riconoscenti della fedeltà a tutta prova dì Petilia, ne raccolsero pietosamente i pochi abitanti superstiti in numero di soli 800, li ricondussero nella loro città natia e h trattarono, 11011 ha. dubbio, con favore speciale, sì che Petilia risorse a nuova vita ed al tempo di Strabone era una delle poche città del Bruzio sempre discretamente florida e popolosa. Apprendiamo dalle iscrizioni ch'essa coni in uò ad essere una fiorente città municipale sotto l'Impero romano. Della sua storia successiva nulla si sa; quel ch'ò certo soltanto si è che Petilia più non esisteva durante le guerre di Belisario e di Narsete contro gli Ostrogoti. Essa era stata surrogata, come abbiamo detto, dal castello di 8jlos, donde l'odierna Strangoli. La quale fu sede vescovile, soppressa in seguito ed aggregata prima a quella di Santa Severina e quindi all'altra di Cariati.
Antichità di Petilia o Strongoli. - Come già abbiamo detto il luogo ove sorgeva l'antica Petilia ò quello delle due cosidette contrade di Bransa e di Pialletta, l a prima e ora tutta coltivata, ma i campi vi sono spàrsi di antichi avanzi e vi si vede