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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
Mandamenti c Comuni del Circondario di Coirono
le freccio e il turcasso d'Ercole consacrati ila Filottete presso la statua del Pio. Il lrrgo di questo tempio di Apollo Alio è certo, posciacliò tutte le testimonianze concorrono nell'afferniare ch'esso sorgeva all'estremità del Capo, vale a dire, verso la punta ove sta ora la torre dell'Alice.
< Quanto alle rovine dell'antica Crimisa — osserva il Lenormant nella Grandi'. Grhe (voi. I, pag. !Ì7S) — rovine poco apparenti ma certe, un erudito calabrese di molto merito, il signor Maidicola-Pistoja, direttore del Museo provinciale di Catanzaro, le ha rinvenute in fondo alle alture di Ciro, dal lato meridionale, ad alcuni chilometri dal mare e vicino al tiume detto anch'esso Crimisa, ora torrente Li, uda >.
Ciro fu un fendo degli Spinelli di Tarsia e fu assai danneggiata ai dì nostri dal terremoto dell'S marzo 1832.
Uomini illustri, — Ciro mena vanto a buon diritto di aver dato i natali all'astronomo e medico Luigi Lilio, autore della riforma del calendario gregoriano. Nulla sappiamo di lui se non che dimorava a Poma, ove esercitava la medicina e ch'egli fu che, lavorando al problema della correzione divenuta necessaria del calendario Giuliano (a cui davano opera alacre gli astronomi del secolo XVI), ebbe l'idea d'applicare le epatte al ciclo di 19 anni ed, aggiungendo 1111 giorno alla fine d'ogni ciclo, riuscì ad un'equazione approssimativa degli anni solari e lunari, Morto però nel 1576 non godè del frutto dei suoi lavori e della rinomanza che meritava. Fu il suo fratello Antonio che presentò, dopo la morte di lui, il suo progetto a papa Gregorio XIII, il quale lo aggregò alla Commissione incaricata dell'esame delle memorie presentate sulla qui-strone del calendario da varii matematici. Quella del Lilio ebbe, per comune consenso, la preferenza ed il papa, assicuratosi l'appoggio dei sovrani, promulgò, nel 1582, il decreto che abrogò l'antico calendario e gli sostituì il vigente Calendario Gregoriano. Ciro diede anche i natali al dotto matematico, medico ed astronomo Elia Astorino, che fiori nel secolo XVII e lasciò varie opere stimate, nonché all'illustre latinista Casappero.
Coli, elett. Cotrone — Dioc, Cariati — Pa, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
Crucoli (2472 ab.). — All'altezza di 3G7 metri sul mare, da cui dista 5 chilometri e 8 a nord-ovest da Ciro. Passato il fiume Fiumenicà e seguitando la curva del litorale, vedesi a destra Crucoli, in situazione pittoresca e con veduta stupenda del Jonio, in mezzo ad una vegetazione lussureggiante e piantagioni di aranci ed ulivi. Vi è 1111 antico castello con quattro torri in rovina, ed 1111 rinomato santuario della Madonna di 1 lanipuglia, frequentatissimo dagli abitanti dei Comuni vicini.
Il territorio, abbastanza fertile, dà olio, vino, agrumi, granaglie, frutta d'ogni specie; caccia e pesca abbondanti.
Acque minerali. — Nel luogo detto Vi tu so sgorga un'acqua solforosa.
Coli, elett. Cotrone — Dioc. Cariati — P2, T. e Str. ferr.
Melissa (1911 ab.). — A 273 metri d'altezza sul mare, da cui dista 10 chilometri e 11 a sud da Ciro, sopra 1111 colle, vicino al quale scorre un rivo detto anch'esso Melissa, che scaricasi, dopo 1111 corso di 9 chilometri, nel Lipuda. Territorio assai fertile, principalmente di manna, che smerciasi a Cariati e passa per la migliore della Calabria.
Acque minerali. — Acqua solfurea e miniere di zolfo nelle vicinanze. La prima si adopera per bagni.
Cenni storici. — Fu un feudo in addietro dei Pignatelli di Strangoli.
Coli, elett. Cotrone — Dioc. Cariati — T3 e T. locali, Str. ferr. nella fraz. Torre Melissa.
Mandamento di PETILIA POLICASTRO (comprende 3 Comuni, popoi. 12.505 ab.). — Territorio in colle e in monte, nella parte centrale del circondario, sulla destra del Tacimi, feracissimo principalmente in granaglie, copioso di acque e ccn boschi, che danno legname da costruzione e da ardere.