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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni ili-I Circondario di Cotrone
   1157
   da Dario, a cui aveva guarito un piede slogato; Filolao di Crotona, nato verso il 450 avanti C., filosofo pitagorico, autore di un sistema cosmico in cui ammettevasi il movimento della terra intorno al fuoco centrale dell'Universo, sistema per la prima volta ben inteso e spiegato da Bòckh nel 1819; Brontiuo, filosofo insigne e poeta, successore ili Pitagora e maestro di Empedocle agrigentino; Alcineone di Crotona, del V secolo avanti C., tisico, astronomo, discepolo di Pitagora, il primo che riconobbe la necessità della sezione cadaverica nella medicina e che indicasse la Tuba Eiislachii o tromba d'Eustachio nell'orecchio; Aristeo, geometra del IV secolo avanti C., autore di un'opera sulle sezioni coniche, di cui si è giovato Apollonio di Porga e che fu illustrata dal Viviani; Ascone, filosofo rinomato; Fintis, illustre filosofo anch'esso e moralista dei tempi di Pitagora; Saleto, che promulgò una legge contro l'adulterio, di cui subì egli stesso le conseguenze slanciandosi volontariamente nel fuoco a cui erano condannati i colpevoli.
   In tempi assai posteriori e moderni nacquero a Cotrone: il precitato Giovati Battista Nola-Molisi, autore della storia della sua patria, desunta da un grande trattato latino dell'istoria dell'antichità di Crotona, composta nel 1523 dall'arcidiacono Camillo Lucifero, ina disgraziatamente smarrito ; Giano Piluso, o Giovanni Pelusio, elegante poeta latino, precettore dei principi di Parma, Raiuizio, che divenne poi duca, ed Ottavio, poi cardinal Farnese.
   Coli, elett. e Dioc. Cotrone — P1, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Cutro (4361 ab.). — Sorge su di un altipiano a 223 metri d'altezza sul livello del mare, a 16 chilometri a sud-ovest da Cotrone, in mezzo ai vasti possedimenti della precitata ricchissima famiglia Barracco le cui entrate ragguagliansi a 3 milioni e mezzo di lire. Clima freddo per la sua situazione elevata ed isolata poco lungi dal fiume Taeina. La strada regia, che si segue viaggiando in vettura, attraversa Cutro e la ferrovia ne sottopassa l'altipiano con una galleria di quasi 3 chilometri. Il prodotto principale del territorio è il grano.
   Cenni storici. — È un luogo antico, evidentemente il Citerione ( Cyterion) ricordato da Ellanico quale città degli Enotrii nell'interno del paese. Dipende dalla diocesi ili Santa Severina e formava parte della contea di questa città, dato ai Caraffa dai re aragonesi, dopo di essere stato confiscato ad Antonio Centiglia, che l'aveva redato dai Ruffo. Distrutto dal terremoto dell'S marzo, fu meglio rifabbricato dov'è ora.
   Uomini illustri. — Cutro è la patria del celebre scacchista Leonardo di Bona, detto il Pultino, del quale parla ampiamente il Salvio nel suo libro H giuoco degli scacchi. Patria ancora di Caterina Ganguzza, giovane di rara bellezza, la quale, catturata dai Turchi, si lasciò impalare all'antenna d'una nave nemica piuttosto che abiurare la fede cristiana ed accettare nozze mussulmane ed onori regali.
   Coli, elett. Cotrone — Dioc. Santa Severina — P2, T. e Str. ferr.
   G5 — 1,8 l'atri», voi. IV, paiie -2.
   Fi*. 27.
   Il famoso Crocefisso della chiesa di Cutro.