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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Catanzaro
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   fra l'ossatura dolio montagne e forma un paese distinto dalla rimanente Calabria, di una formazione geologica particolare a cui restnngevasi, nei tempi primitivi, il nome d'Italia e dove sorgevano, nell'antichità, Locri e Bhegion, ora Leggio.
   A est, di là della profonda e cupa cavità del Corace, scorgesi al basso Catanzaro come appollaiato sulla stia rupe cinta di precipizi e al di là l'ampia distesa del Jonio sino ai limiti estremi dell'orizzonte. A ovest, in capo alla valle del Lamato, il cui corso tonnina fra i marosi che orlano la spiaggia del Tirreno, il golfo di Santa Eufemia spiega la sua curva regolarmente arrotondata, con all'un dei capi le case biancheggianti di Pizzo sul suo cubico piedestallo roccioso. Di lassù si gode della veduta dello Stromboli, il cui cono vulcanico fuma perpetuamente all'orizzonte, accompagnato dal gruppo delle altre isole Lipari che gli stanno dietro.
   Antichità. — Frequenti sono le scoperte di antichità a Tiriolo. La più importante e la più rinomata fu quella della tavola in bronzo, che conservasi oggidì nel Gabinetto Imperiale e Leale di Vienna, e sulla quale è inciso il testo del Senatus consulto del 18G av. C., che vieta la celebrazione dei baccanali segreti, come leggesi 111 Tito Livio. Questa tavola fu dissotterrata nel lGì-0. Non ha gran tempo la Commissione delle antichità della provincia di Catanzaro fece eseguire altri scavi, i quali trassero in luce un gran numero di terrecotte dell'ultima epoca ellenica, di un grande valore-artistico in parte e che conservansi nel Museo di Catanzaro, 111 un con un elmo in bronzo di lavoro greco, un vero gioiello rinvenuto in un sepolcro.
   Prodotti. — Oltre l'olio squisito, Tiriolo va rinomato per la sericoltura. Sopra un alto monte a est vi si raccolgono erbe mediche, assai vantate per la cura di varie malattie. Soini inoltre indizi di lignite a ovest e di ferro a sud. Vi scaturisce infine un'acqua salino-alluminosa fresca.
   Cenni storici. — Come attesta la suddetta tavola in bronzo col Senatus consulto, antica assai ma incerta è l'origine di Tiriolo, che formava al fermo la stazione ad l'urres dell' Itinerario di Antonino. Nulla sappiamo della storia di Tiriolo nel medioevo. Al dire dello storico Giustiniani, l'odierno Tiriolo sorse in seguito alle devastazioni dei Barbareschi e soffrì molto pel terremoto del 1783.
   Uomini illustri. — Sotto i re aragonesi la signoria di Tiriolo fu eretta in principato per la famiglia Cicala, di origine siciliana, e in questa famiglia nacque, nella metà del secolo XVI, il famoso rinnegato Scipione Cicala, che divenne successivamente capitan-bascià e gran visir ili Maometto III sotto il nome di Sinaa-Bascia Gigalizadè, la cui vita fu un vero romanzo di avventure guerresche. Una delle principali fu hi spedizione marittima in cui devastò, con furore selvaggio, il litorale della Calabria sua patria e nella quale ridusse in cenere Reggio e Cariati.
   Coli, elett. Catanzaro — Dioc. Nieastro — F2 e T. locali, Str. ferr. a Marcellinara.
   Amato (1525 ab.). — A circa 500 metri di altezza sul mare, a 5 chilometri a ponente ila Tiriolo, sopra un alto colle, in terreno argilloso inclinato a sud e cinto da monti a ovest, a nord e a est. Il territorio, in monti e in colli, bagnato dal rivolo Ombrar», che lo separa da quelli di Feroleto Antico e di Serrastretta nel circondario di Nieastro, è feracissimo in granaglie, olio, vino e foglia di gelso. Boschi copiosi di selvaggiume ed acque pescose. Nel cosidetto Bosco Alogamero o Montagna Soprana trovasi argilla per fabbricare crogiuoli.
   Acque minerali. — Dal monte su cui sorge il villaggio sgorga, con parecchie polle, un'acqua solforosa eletta Acqua Santa, che pigliasi per bagno nelle malattie cutanee.
   Cenni storici. —Fu un feudo di Francesco Rodi di Catanzaro e dal 1G75 un marchesato di Donato Antonio Mottola. Come tanti altri paesi delle Calabrie fu sconquassato dall'orrendo terremoto del 1783.
   Coli, elett. Catanzaro — Dioc. Nieastro — P'J locale, T, a Tiriolo, Str. ferr. a Marcellinara,