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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Petrizzi (1968 ali.). — A 365 metri d'altezza sul mare, da cui dista circa 10 chilometri e 7 a sud da Gasperina, alle falde d un monte della Serra e con territorio producente principalmente olii», vino e frutta.
   Cenni storici. — Fu distrutto quasi per intiero dal terremoto del 1783.
   Coli, elett. Chiaravalle Centrale — Dioe. Squillace — P2 locale, T. a Gasperina, Str. ferr. a Soverato.
   Soverato (1500 ah.). — All'altezza di 130 inetri sul mare, da cui dista 2 chilometri e IO a sud da Gasperina, in bella situazione, fra il fittmicello Soverato e il fiume Ancinale. 11 primo scorre a traverso un amenissima regione dopo di esser disceso da una serie d'alti colli dietro San Vito e Chiaravalle Centrale. Davanti alla rada aperta di Soverato, in cui gittano l'ancora non pochi bastimenti a vela, sorge, sopra ima collina, una stazione doganale pei impedire il contrabbando. Nelle vicinanze scorgonsi i residui di un antico Soverato distrutto dai Barbar spili,
   11 territorio di Soverato, in piano e in colle lungo la spiaggia del Jonio, è fertile e assai ben coltivato e non manca il bestiame.
   Cenni storici. — Fu anch'esso atterrato quasi intieramente dal terremoto del 1783.
   Coli, elett. Chiaravalle Centrale — Dioc. Squillace — P2, T. e Str. ferr.
   Mandamento di SQUILLACE (comprende 5 Comuni, popol. 9139 ab.). — Territorio sul golfo omonimo, a sud di Catanzaro, in monte, in colle e in piano, bagnato dal fiumi-cello Alessi e che giunge sino alla spiaggia del golfo. Il suolo, feracissimo, produce olio, vino, foglia di gelso, granaglie, legumi, ecc. Pascoli con bestiame grosso e minuto. Miniere di piombo e di ferro, non attivate. Clima alcunché insalubre.
   Squillace (3049 ab.). — Sorge a 345 metri d'altezza sul mare, da cui dista circa 6 chilometri e 21 a sud da Catanzaro. La stazione ferroviaria di Squillace lungo la marina dista meno di 7 chilometri da quella di Gatailfaro-Marina è il paesaggio che la circonda è austero e romantico. Vi si schiude la valle di un torrente fra ì contrafforti di grandi sovrapposte montagne. A sinistra il promontorio di Staletti, formato da una montagna assai alta, dai fianchi nudi e rocciosi che addentrasi nel Jonio, battuta incessantemente dai flutti che infrangousi alla sua base, spumeggiando e rumoreggiando. Questa costa ben fu qualificata da Virgilio navifrayum Scijlaceum ed ogni nave, spintavi dal vento nordico, corre infallibilmente pericolo di naufragare.
   La valle, angusta al suo schiudersi sulla marina, si allarga nfl po' più lungi per formare una specie tli bacino circolare, nel centro del quale ergesi, a 5 chilometri e mezzo dalla costa, una roccia scoscesa in forma di pan di zucchero; sui fianchi della sua parte superiore pare si arrampiehino le case di una cittadetta, circondante un castello medievico che le signoreggia con la sua massa appollaiato sulla punta del cono. Quello è Squillace, con un'ampia e bella cattedrale a tre navate ed altre chiese di bella architettura.
   Secondo la cronaca di Lupo Protospatario, Guglielmo Braccio di Ferro fece, nel 1014, una punta in Calabria con Guajinaro, principe di Salerno, ed impadronitisi di Squillai® vi costruirono, sopra la città sulla vetta dell'altura, il castello munito, ed ora diruto, che fu chiamato Stridula.
   Il Vescovato di Squillace passò dal rito greco al latino quando il gran conte Ruggero s'impadronì, nel 1060, della città e il primo vescovo latino fu Giovanili figlio di Niceforo, diacono della chiesa di Mileto. Ruggero assegnò ricchezze cospicue ed umpii privilegi al Vescovato, trasformato in tal modo e in pari tempo, per attenuare il cattivo effetto di questo cambiamento sulla popolazione intieramente greca della città, arricchì e sviluppò il monastero greco di Stalet.tie fondò quello di S. Nicolò di Mariota.
   Squillace dà il nome al gran golfo che abbiamo già descritto, corrispondente allo opposto di Santa Eufemia, e che dalla sua estremità orientale a capo Pizzuto alla