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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Satriano. Fu devastato dai terremoti successivi del 1040, in cui rimasero uccise più di 300 persone; del 1649 e del 1783, il più formidabile e disastroso di tutti.
   Uomini illustri. — Vi nacque, nel 1382, Gian Domenico Coscia, giurista di grido, autore di varie opere legali e professore nell'Università di Napoli.
   Coli, elett. Serra San Bruno «• Dioc. Squillaee — F2, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Guardavate (3614 ab.). — All'altezza di 200 inetri sul livello del mare, sul golfo di Squillaee, da cui dista circa 7 chilometri e 10 da l'adulato. Notevole il grandioso palazzo Sirleti, illustre famiglia del paese. 11 territorio, fertilissimo, produce granaglie, olio, vino, foglia di gelso e frutta d'ogni specie.
   Cenni storici. — La sua origine sta fra 1*Vili e il IX secolo e lo storico cardinale Sirleti gli dà il nome di Verdevalle. Durante le invasioni marittime dei Barbareschi, mal potendosi per la sua giacitura cingere ili mina, fu munito con dodici alte inaccessibili torri o fortilìzi per difesa contro gli invasori e rifugio degli abitanti : di queste ne sorgono ancora alcune.
   Uomini illustri. — Guardavalle va altera dì essere la patria dell'illustre famiglia Sirleti, che diede parecchi insigni personaggi, primo fra i quali l'eruditissimo cardinale Guglielmo, morto nel 15S5, autore di varie opere.
   Coli, elett. Serra San Bruno — Dioc. Squillaee — P3, T. e Str. ferr,
   Isca (2290 ab.). — All'altezza di 191 metri sul mare, nel golfo di Squillaee, da cui (lista 4 chilometri e a 4 da Dadolate in amena situazione in collina, con territorio fertilissimo in granaglie e altri prodotti agrari.
   Coli, elett. Serra San Iiruuo — Dioc. Squillate — P2 locale, T. e Str. ferr. a Sant'Andrea.
   Santa Caterina del Jonio (3535 ab.). — A 430 inetri d'altezza sul mare, da cui dista circa 7 chilometri e 5 da Dadolate), con territorio nbertosissimo, segnatamente ni granaglie, vini squisiti, olio, agrumi, frutta, foglia di gelsi, ecc.
   Colt, elett. Serra San Bruno — Dioc. Squillaee — I'2, T, e Str. ferr.
   Mandamento di BORGIA (comprende 3 Comuni, popol. 10.212 ab.). — Territorio montuoso a sud di Catanzaro e ricco dì sorgenti, fra cui primeggiano quelle di Luisella, di Malajidi e di Corichi, le quali, riunite a 2 chilometri a est da Borgia, formano il fiumi-cello Palagorio noto sotto il nome di Fiumarella di Borgia, che scaricasi nel Corace.
   Borgia (4430 al).). — Siede a 332 metri d'altezza sul mare, nel golfo di Squillaee, da cut dista 9 chilometri e 14 a sud-ovest da Catanzaro. Ila edifizi cospicui, vie ampie e diritte che intersecansi ad angoli retti su quattro quartieri. La signora l'igorini-Beri, che visitò Borgia non ha gran tempo, così la descrive nel suo opuscolo In Calabria: < Il paese, con una lunga strada retta e acciottolata a cui fan capo altre strade rette, nn cinque o sei, con case un po' più da cristiano che non Sarebbe da aspettarsi in quel monte, non è troppo lurido ed ha anche qualche palazzo in cui vivono gli eredi (lei Normanni a giudicarne dai portoni serrati e dalla diffidenza colla quale ti si aprono. La accoglienza che ci trovi dentro è però cordiale >.
   Fra le chiese primeggia l'ampia e bella chiosa matrice sulla piazza grandiosa del Plebiscito. Varia ed abbondante la produzione agraria, consistente in granaglie, olio, vino, meliga, aranci, fave, lupini, ortaglie, fichi secchi, Imo, cotone e robbia, che esportansi.
   Cenni storici. — In vicinanza del litorale Jonio e del fiume Corace scorgonsi i ruderi di un'antica città, fra gli altri quelli di un tempio grandioso tutto in mattoni, di architettura gotica, e gli avanzi dì grandi fontane, di ampie piazze, di pubblici bagni e di statue infrante; fu rotivi anche dissotterrate monete d'oro, d'argento e di bronzo. Questa antica città, che doveva essere, al fermo, assai ampia e popolosa, fu la culla della Borgia odierna, la quale scadde al tempo delle scorrerie saraceniclie e prese ti spopolarsi quando il vescovo Giovanni, al tempo dì San Gregorio Ai agno,