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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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l'arte Quarta — Italia Meridionale
si contarono che 10 morti, per la ragione ch'essa era ancora quasi deserta e la popolazione fu ben lieta di aver prolungata prudentemente la sua dimora alla campagna. Tutti i borghi adiacenti furono rovesciati come la città. Le scosse, diminuendo d'intensità, reiteraronsi a vicini intervalli durante il rimanente del 1783 ; se ne avvertirono persino parecchie nel febbraio e nel marzo del 1784. Poi sottentrò la quiete e con essa la sicurezza e fu dato mano ai ristaimi con saldezza maggiore in previsione dell'avvenire.
Negli anni susseguenti Catanzaro fu scossa ancor due volte da terremoti violenti, il 13 febbraio 1854 e il 4 ottobre 1870. Essi non furono però nò così forti, nè così disastrosi come a Cosenza. Tutto si ridusse a case sconquassate, che fu mestieri ricostruire e ad edilizi più o meno screpolati.
Quanto al terremoto del 10 dicembre 1857, che devastò la Basilicata, o provincia di Potenza, in modo sì spaventoso e seppellì più di 32.000 morti sotto le rovine delle città e dei villaggi, esso fu poco sensibile in Calabria. Fuori della sua zona di agitazione principale, determinata da una linea diretta tirata dal monte Vulture allo Stromboli, la sua esterna propagazione fu piuttosto a ovest in direzione d'Eboli e di Salerno.
UOMINI ILLUSTRI
Catanzaro fu sempre un centro intellettuale. Amato, nelle sue Memorie storiche, e Zavarroni, nella sua lìibliolheca Calabra (Napoli 1755), pubblicarono notizie biografiche e bibliografiche intorno ad un certo numero di letterati Catanzaresi ed alle loro opere. Uno dei principali fu Gian Giacomo Pavisio, il quale, al principio del secolo XVI, coprì con splendore la cattedra di filosofia nell'Università di Padova e scrisse commentari sulla Metafisica di Aristotile e sul suo trattato Dell' anima. Nacquero ancora a Catanzaro: Vincenzo D'Amato, che ne scrisse l'istoria nel secolo XVII; Antonio Masciari, sacerdote illustre per pietà e sapere, che promosse la fondazione dello stabilimento detto delle Verginelle; Giuseppe Batfaelli, insigne giureconsulto e filosofo, che coprì la cattedra occupala dal Beccaria in Milano, membro della Commissione legislativa nel 1805 e consigliere di Stato nel 1810 a Napoli, ove morì nel febbraio del 1826. Pubblicò l'opera intitolata: Nomotesia penale.
Ma la gloria principale di Catanzaro fu e sarà sempre Bernardino Grimaldi, nato sullo scorcio del 1841. morto di tisi tracheale a lloma nel 1806. Fu ministro delle finanze nel ministero Cairoli e nel 1881 sotto il Depretis, e quindi ministro di agricoltura, industria e commercio. Non si legò mai assolutamente ad alcun partito o gruppo parlamentare; disse sempre quel che credeva, il vero a tutti e su tutto, e dedicò tutta la sua intelligenza, la sua attività ed energia, la sua prodigiosa eloquenza alle ipiistionì finanziarie. E sua la frase arguta: l'aritmetica non è un'opinione. Fu lino dei più facondi oratori parlamentari e favellava con una rapidità prodigiosa.
Coli, elett, e Dioc. Catanzaro — I, l'I e Slr. ferr. locali, Scalo Marittimo nella frazione
Marina di Catanzaro.
Sellia (10!)3 ab.). — All'altezza di 550 metri sul mare, a nord e a 15 Chilometri da Catanzaro, sopra un'alta rupe, fra PAlli e il Simon. Chiesa di discreta architettura e case private di aspetto mediocre. Territorio in colle, bagnato dal Siineri e dall' Vili, proilucente granaglie, olio, \ ino, frutta, ma sopratutto foglia di gelso, la cui Coltivazione è antica. Pascoli con bestiame ed alberi da ghiande con molti suini.
Acque minerali. — Nel luogo detto Scinia scende ila mi colle argilloso un rigagnolo d'acqua minerale doviziosa di solfato di soda, detta volgarmente Sale di Sellia. Questa acqua contiene anche cloruro di sodio, carbonato di calce ed ima piccola quantità di magnesia. Si beve come purgante. Secondo la statistica del Pegno le sorgenti salme di Sellia sono due e versano in un giorno 600 litri d'acqua alla temperatura di 15 gradi.
Coli, elell. e Dioc. Catanzaro — l'1 e T. a Catanzaro, Str. lerr. nella frazione il brina.