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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia ili Catanzaro
   101
   cesto, sporte, pianelle per pavimento, ecc. Abbondante il bestiame grosso e minuto, buoi, bufali e cavalli di buona razza.
   L'industria manifatturiera dà opera alla tessitura dei damaschi, fonte un tempo di vistosi guadagni per Catanzaro e recentemente incoraggiata colla istituzione d'una nuova scuola d arti e mestieri in detta città. Si fanno anche tessuti ordinari di lino, di cotone, di lana e di panno detto orbash. Sono lilialmente a ricordarsi fabbriche di lavori in cera e concerie. A Mongiana si lavorava tempo addietro il ferro, ma tale industria venne poscia sospesa.
   Attivo è il commercio dei prodotti del suolo e dell'industria. L'esportazione comprende principalmente olio, vino, granaglie, legumi, seta, uva passa, frutta secche, castagne, agrumi, liquirìzia, latticini, lana e legnami.
   Minerali e acque minerali. — Lignite in vani luoghi; minerali di ferro presso Mongiana; acque saline a Sellia; marziali a Olivadi, dove le roccie scistose contengono grafite. Sorgenti di acqua solforosa nei territori di Strangoli e di Casabona m circondario di Cotrone; miniere di zolfo a Melissa e in altri luoghi del medesimo circondario; depositi, 11011 utilizzati, di salgemma a Verzino e a Spinello. Nel territorio di Sambiase, in circondario di Nicastro, sgorgano, come vedremo, nove sorgenti di acque minerali, di cui otto solforose ed una acidula ferruginosa. Sorgenti ferruginose a Pizzo. Granito e marmi di colore a Gimigliano, a Tiriolo e a Confiditi.
   Strade ferrate. —La gran linea ferroviaria Taranto-Reggio Calabria lungo il mare Jonio, entra nella provincia di Catanzaro alla punta di Fiumenicà e ne esce alla punta dì Stilo. Alla marina di Catanzaro un tronco lungo 9 chilometri conduce presso la città. L'altra gran linea Napoli-Reggio, ultimata non ha gran tempo, percorre tutto il litorale del Tirreno e quello per conseguenza della provincia di Catanzaro, entrandovi presso Nocera Terinese e uscendone al ponte sul Mesi ma presso Rosarno. Il nuovo tronco Catanzaro-Nicastro-Sant'Eufemia, a traverso l'istmo, congiunge i due golii di Sant'Eufemia e di Squillace.
   Strade postali e provinciali. — La principale è la postale che da Cosenza, per Rogliano e Tiriolo, conduce a Monteleone, a Mileto ed a Rosarno, mettendo in comunicazione fra loro le valli ilei Saviito, dell'Amato, dell'Angiola e del Mesima. Da questa strada, poco oltre Tiriolo, si stacca un tronco che va a Catanzaro e prosegue sino alla Marina: al ponte sull'Amato se ne stacca un altro che va a Nicastro e da Nicastro a Sambiase. Un terzo tronco di strada si ha da Cotrone alla marina di Catanzaro, correndo (piasi sempre parallelamente alla linea ferroviaria. Le altre strade sono tutte di secondaria importanza e servono a conghingere fra di loro i principali centri della provincia; merita però menzione quella che da Cotrone, per San Giovanni in Fiore, va a Cosenza attraverso la Sila.