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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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l'arte Quarta — Italia Meridionale
più innanzi nel circondario di Catanzaro. La strada nazionale, proveniente da Cosenza, si biforca colà per condurre da un lato a Catanzaro, dall'altro a Pizzo e proseguire per Iteggio Calabria.
2. La. Fiumarella. — A qualche chilometro a nord da Catanzaro-Marina mette in mare la Filini are! la, torrentello che scende dalla catena clic circonda a est la valle del Corace e che, a mezzo il suo corso, lascia sulle alture a sinistra il capoluogo della provincia, Catanzaro.
3. Il Taeina. — Nasce nella Sila Piccola, fra i monti Spineto e Calistro, e non è più navigabile, come al tempo di Plinio che lo chiama Targines. Nel luogo ove la strada romana conducente a lìegium, lungo il litorale del Jonio, traversava il Taciua, VItinerario Antoniniano um\, stazione omonima. In quei dintorni fu stabilitala stazione ferroviaria di Ilocca Bernarda, villaggio che, alla distanza di oltre 20 chilometri, domina la sponda sinistra del Taeina e che troveremo nel circondario di Cotrone. Questa stazione è quella che, poco dopo traversato il Taeina, piglia nome dal villaggetto di Botricello. E ad essa che si scende quando voglionsi visitare i varii luoghi situati nella montagna sul piovente sud-est della Sila fra le due valli del Taeina e del Crocchio.
4.11 Crocchio. — Questo fiume, che muove dal fianco meridionale del monte Neto e scaricasi anch'esso nel Jonio, è YArocha di Plinio. La ferrovia percorre qui una regione desolatissiina con aridi colli o pianure malariche. La zona vicina al mare è quasi disabitata per l'insalubrità; ma, fra i colli remoti a destra, solivi intrecciti villaggi, fra i quali Arietta, Marcedusa — colonie albanesi — e IJelcastro, che diede il titolo ili conte ad un cugino di San Tommaso D'Aquino.
5. Il Simeri e YAlli. — Passata la stazione di Cropani si arriva a quella di Simeri che piglia nome da un fiume, il quale scende dal fianco meridionali» di monte Calistro per iscaricarsi nel golfo di Squillace. E ti Semirus di Plinio. E l'ultima fermata prima della Marina di Catanzaro, la cui stazione dista circa 11 chilometri. A metà della distanza scorre un altro fiume, l'Alli, il quale scaturisce sul declìvio meridionale della Sila Piccola e corre direttamente al mare. Per la sua situazione geografica corrisponde al Crotalo di Plinio. Gli scrittori calabresi dei secoli XVI e XVII: Iiarrio, Marafioti, Nola-Molisi e Giovanni Fiore di Cropani. autore di una Calabria Illustrata, narrano che fra il Simeri e 1 Alli vi sarebbe stata anticamente, sulla spiaggia, una florida città detta ili latino Tres Tabernae. Sarebbe stata distrutta nel secolo IX o nel X in una invasione dei Saraceni di Creta, i quali, sbarcati ili vicinanza di Reggio, avrebbero arse e distrutte tutte le città sino a Taranto eccetto Squillace. Il Lenormant, con buon ragionamento, dimostra ciò non essere che una favola.
G. Il Neto. — Scaturisce dal monte Rotte-Donato (1930 in.), nell'altipiano della Sila, a est di Cosenza, entra in quella di Catanzaro lasciando a poca distanza, sulla sua sinistra, il villaggio di Caccuri, accoglie piti in basso il Vitravo ed entra poco appresso nel Jonio a metà distanza fra la punta dell'Alice e il. apo delle Colonne, dopo un corso di G7 chilometri. Strabene deriva il nome di Neto (VaiOo?) dalla circostanza che sulle sue sponde le donne trojan e, tratte in cattività da una squadra greca, appiccarono fuoco alle navi dei vincitori costringendoli a stabilirsi ìli quella parte d'Italia. La stessa leggenda è trasferita da altri scrittori a varii altri luoghi e pare fosse una di quelle che grado grado percorsero le coste d'Italia nell istessa guisa dei miti risgiiardaiiti Enea. Teocrito allude alla ricca e variata vegetazione erbacea lungo le sue sponde, vegetazione sempre notevole secondo i moderni viaggiatori.
7. VEsaro (Aesarus), presso al quale sta la città di Cotrone con mediocre porto mercantile, sorge dai colli dì San Mauro e mette foce nel Jonio a metà circa fra la foce del Neto e il capo delle Colonne.
S. VAlessi passi con breve corso presso Squillace e si scarica nel golfo dì questo nome a nord della punta di Stelletti.