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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
94 l'arte Quarta — Italia Meridionale
il numero, la varietà e la bellezza delle sue monete attcstano a sufficienza il fatto clic doveva essere mia citlà opulenta ed importante.
La prima noliz.i.i di 'ferina è quella della sua conquista pei Bruzii, la quale pare succedesse poco dopo la eostilnzionc di questo popolo bfitaglitfio e predite nella Sila, nel 350 av. ()., dacché, ni (lire ili Diodoro, Terina fu la prima ritta greca clic cadde nelle loro mani. Fu lolla loro dn Alessandro re. dell'Epiro verso 113-27, ma ricadde probabilmente nelle loro mani dopo la morte di questo monarca.
Fu una delle cilla (Ite diehiararonsi in favore di Annibale durante la seconda fiuerra Punica ; uà, prima del temine di questa guerra, Annibale si trovo costretto ad abbandonare questa parte del lìrnzio e, non potendo più tenere Terina, la disi russe. La cltlà piti non si riebbe e, quantunque paia vi fosse sempre, ai tempi di Strabene e di Plinio, una città di lai nome, non ridivenne più qnal era pi ima.
Il sito «1: Terina non si può determinare con certezza ; ina la cii costanza che la gran baia noia ora col nome di ijóìfo di Saul Eufemia chiamasi freqiierileincnle Sinus Terinaeìis dimostra a sufficienza che 'ferina doveva essere situata nella sua vicinai» immediata. La congettura più probabile si è che essa occupasse prossimamente, se non precisamente, il luogo slesso dell'antica ciltàdi Sant'Eufemia (distata da un gran terremoto nel 1038), un cliilometro e mez/.o circa sullo il moderno villaggio omonimo e presso l'eslremilà settentrionale del golfo a cui dà il nome. Oliverio ed altri antiquari riama? posta assai più olire a settentrione presso l'odierna Nocera, ove srorgunsi, diecsi, le rovine-ili una cilla antica; ma questo sito dista circa 1 i chilometri dal golfo a cui perciò malagevolmente poteva dare il nome. Ilavvi anche ragione, di supporre che le rovine in discorso sieno quelle ili una citìfi clic portava anticamente il nome di Niiceriu, clic serba tuttora e clic ritroveremo nel circondario di Nicastro.
Lieofrone pare ponga Terina sulle sponde d'un fiume da lui detto OcÌHf(rn(£2xi'vxpo?)c questo nome, che non trovasi altrove, fu identificato generalmente col liume detto ora Sanilo (WSabalus degli lliue-rarii) clic scorre, presso Nocera. Ma questa identificazione fondasi sulla situazione jiresiinla di Terina: e il nome di Orinare puossi applicare ugualmente a qualunque fra i l'unni die scaricansi nel golfo di Santa Eufemia.
Le monete d'argento di Terina, ben note ai numismatici, annoveratisi fra i capolavori più perfetti dell'arte dell'incisione monetaria appo gli Fileni e porgono testimonianza, con la loro quantità, la loro bellezza e la varietà dei loro collii, della prosperità e dello splendore della ciflà lite le fece coniare dal principio del V secolo av. C. sino alla metà del 1\,
Vicino a 'ferina, un po' a nord del golfo di Saul I iifemia, sorgeva un'altra famosa città antica, colonia anch'essa ili Crolona, della Tementi o Tempsa. Dice Strabilile che essa era in origine una cilla ausonica, ma occupata in seguilo da una colonia di Eloli clic avevano accompagnalo Toaule alla guerra di Troja. Molti scrittori pare abbiano sapposto essere questa la Tcmesa ricordata da Omero iiellYM/s.svn a cagione delle sue miniere ili rame; e questa supposizione fu adottala da Slrabone, quantunque sia assai più probabile clic la cittì a cui allude Omero sia Tcmesa di Cipro, allibaceli della Tamuso.
Non sappiamo clic Temesa ricevesse una colonia greca nei tempi storici, quantunque paia divenisse in gran parlo ellenizzata come laute altre citlà in questa pat te d'Italia. Apprendiamo per vero clic m un periodo essa fu eonqtiislata dai Locrii (inlonio al 480- iliO av. C.), ina non sappiamo per quanto tempo rimase sollu il loro dominio. Nò Scillace, nò Sciinno Cltio l'annoverano fra le cilla grecite in questa parte d'Italia; ma Livio dice cluaraniente die essa era una città greca prima ili i aderì nelle inaiti ilei lìru/.ii. I quali se ne impadronirono, a quel ilie pare, in un periodo primitivo della loro storia ed essa rimase in loro polere, fitteli lulla la regioni' venne in potere dei Keniani.
fiuratile la seconda Guerra Punica fu assai travagliala, pi imieraini ule da Annibale e quindi dai llijiuani ; ma, alcuni anni dopo il termine di quella guerra, fu scella dai lioimuii per istabilirvi ima colonia inviatavi nell'islesso tempo che a Crotona nel 191 av. C. Ma la colonia, di cui i membri godevano i privilegi ilei cittadini romani, non pare fosse assai numerosa e la Città non acquisii) mai iiiipm lanza. Le sue miniere di rame, celelu'atc da Ovidio, Stazio e altri scrilleri, non erano piti pro-diillive al lempo di Slrabone. Durante l'insuin /.ione servile sotlo Spelarti? 'I e mesa fu occupala per