Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza', Gustavo Strafforello

   

Pagina (71/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (71/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   71
   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Una magnifica strada conduce da Gerace, pel passo del Mercante (9G9 m.) nella Serra, a Cittanova, donde si scende a Gioja sul Tirreno. La scena di questo passo è veramente grandiosa e, al sommo dell'ascesa da Gerace, un vasto e magnifico panorama si presenta allo sguardo estatico, il quale spazia sui due mari. La strada scende, nella parte occidentale, a traverso una scena imponente che domina il golfo di Gioja ed abbraccia una veduta che stendesi, col bel tempo, sino alle isole Lipari.
   Da Gerace a capo Spartivento e quindi a Reggio Calabria la ferrovia scorre lungo la spiaggia del mar Jonio. La regione e i villaggi che attraversa porgono poco interesse classico, ma sono pittoreschi in sommo grado, come quelli che hanno alle spalle a destra le alte creste dell'Aspromonte.
   Partendo dalla stazione di Gerace la linea attraversa il fiume Merico, lascia poi a destra le suddescritte rovine di Locri e sui colli i villaggi di Portigliela, Sant'Ilario, Condojanni e Bombili e, dopo attraversato un altro fiume, il Petito, giunge ad Ardore, che troveremo più avanti.
   Nel Comune di Gerace scaturiscono due acque saline contenenti solfato di soda, poco solfato di magnesia e carbonato di calce. L'acqua di una sorgente e fredda e pigliasi in bevanda: quella dell'altra fonte è termale ed adoperasi per bagni. Queste acque furono trovate proficue contro le erpeti e i reumatismi.
   Gerace ha vescovato, Seminario, Ospedale, Banche, commissionari e rappresentanti, stabilimento di bagni minerali, negozi da olio, di tessuti, di pellami, ecc.; • libreria, tipografìa, ecc. Non mancano i setifici e le fabbriche del famoso vino bianco e dolce detto Greco di Gerace e della Lacrima di Gerace.
   Il bilancio preventivo del Comune di Gerace per il 1897 clava i seguenti risultati :
   Attivo Passivo
   Entrale ordinarie.......L. 80.277
   » straordinarie. ..... » 10.592
   Differenza attiva dei residui . . . o 1.519
   Partite di giro e contabilità speciali . » 13.218
   Totale L. 105.606
   Spese obbligatone ordinarie . . . L. 62.185
   u » straordinarie . . d 19.37'/
   » facoltative.......» 2.480
   Movimento di capitali.....» S.349
   Partito di giro e contabilità speciali . » 13.218
   Totale L. 105.606
   Cenni storici. — Gerace fu presa ed occupata dai Saraceni nel 9SG e dal celebre, Roberto Guiscardo nel 1059. Nel 1450 apparteneva ad un Tommaso Caracciolo, dopo del quale l'ebbero successivamente Marino Curiale, Luigi di Aragona, nipoti di Ferdinando, nel 1479; Consalvo di Cordova, Tommaso De Marinis, duca di Terranova, e Giambattista Grimaldi, che l'acquistò per 28.000 ducati.
   Uomini illustri. — Ebbero in Gerace i natali: Nicolai, celebre latinista; Pasquale Scaglione, storiografo di Locri e Giulio Scaglione, giurista.
   Coli, elett. e Dioc. Gerace — P1, T.. Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Antonimina (2000 ab.). — A 2G0 inetri d'altezza sul mare, a ovest e a 6 chilometri da Gerace, nella valle del Tredita, in territorio montuoso ma feracissimo. Indizi di carbon fossile e due sorgenti d'acqua solfurea: una fresca e potabile, l'altra con una temperatura di 37 gradi ed adoperasi per bagni.
   Coli, elett. c Dioc. Gerace — P1, T. e Str. ferr. a Gerace.
   Canolo (1925 ab.). — All'altezza di 480 metri sul mare e ad 8 chilometri da Gerace a maestro, nell'alta valle del Novito, in posizione pittoresca e sulle falde orientali della catena dell'Aspromonte, con territorio produceute olio, agrumi, castagne, ma principalmente foglia di gelso per la bachicoltura. Come tanti altri paesi della Calabria fu rovinato dall'orribile terremoto del 1783.
   Coli, eletl. e Dioc. Gerace — 1 e T. a Gerace, Str. ferr. a Siderno Marina.