Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza', Gustavo Strafforello
Pagina (67/266) Pagina
Pagina (67/266)
La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
67
l'arte Quarta — Italia Meridionale
Locri è ricordata da Erodoto nel 493 av. C.. quando approda ronvi i coloni Saniii avviati in Sicilia e par fosse in condizioni floridissime quando Pindaro, nel 484 avanti Cristo, ne cantò le lodi nella lQa Ode Olimpica.
Dalla loro situazione i Locrii erano tratti naturalmente ad una stretta connessione con le città greche della Sicilia, segnatamente con Siracusa, l'amicizia con la quale ei parrebbe risalisse al periodo della loro stessa fondazione. Al contrario essi erano quasi in continua ostilità coi loro vicini di Reggio e, durante il governo di Anassila in questa città, furono minacciati di una distruzione compiuta dal despota, da cui li scampò l'intervento di Jerone di Siracusa, come leggesi nella Ode l'izia di Pindaro.
Per situi] guisa, nel periodo della spedizione ateniese in Sicilia, noi li troviamo in istretta alleanza con Siracusa e in inimicizia aperti con Reggio. Quindi essi furono dapprima in aperta ostilità con gli Ateniesi sotto Ladies e, quantunque stringessero in seguito un trattato di pace con essi, ricusarono però sempre, al dire di Tucidide, di ammettere, nel 415 av. C., la loro grande squadra all'ancora sulle loro coste, che formano ora il golfo di Gerace. In un periodo posteriore della Guerra Peloponnesiaca turono fra quelle città italiane che inviarono squadre italiane ai Lacedemoni.
Durante il regno di Dionisio il Vecchio in Siracusa il vincolo d'amicizia fra le due città fu rafforzato dall'alleanza personale di questo monarca che sposi) Dori, figliuola di Xeueto, uno dei cittadini più cospicui di Locri. Ei si serbò fedele in seguito a questa alleanza che gli assicurava una base in Italia, dalla quale derivò un grande vantaggio nelle sue guerre contro i Reggini ed altri Stati della Magna Grecia. Ili guiderdone d'i ciò e per assicurarsi in pari tempo la continuazione del loro appoggio, Dionis'o conferì grandi benefizi ai Locrii, ai quali diede l'intiero territorio dì Caulonia dopo la distruzione di questa città, nel 389 av. C., al quale aggiunse quello d'Ipponio uel-1 anno successivo e porzione di quello di Scillezio. Ippouio fu però loro tolto dai Cartaginesi nel 379 av. Cristo.
Le stesse intime relazioni con Siracusa continuarono sotto Dionisio il Giovane, ma divennero la fonte di grandi calamità alla città; imperocché questo despota, dopo la sua cacciata da Siracusa, nel 35G av. C., si ritirò a Locri, ove s'impadronì della cittadella e si appropriò il potere dispotico. Il suo governo vi divenne arbitrario in sommo grado e tirannico, macchiato dall'avarizia più sordida e in pari tempo dalla più sfrenata licenza. Da ultimo, dopo un periodo di sei anni, i Locrii colsero il destro dell'assenza di Dionisio ed espulsero la sua guarnigione, pigliando in pari tempo crudele vendetta di lui sulla moglie e le figliuole infelici cadute nelle loro mani.
Narrasi che i Locrii ebbero assai a sollrire per le violenze di questo tiranno; lira è probabile die mali maggiori loro derivassero dalla potenza crescente ogni di più dei Pinzi, i quali incominciavano a divenir vicini formidabili per tutte le città della Magna Grecia. I Locrii non pare cadessero mai sotto il giogo di quei barbari, ma certo è che la loro città scadde assai dalla sua pristina prosperità e 11011 è più mentovata che allo scoppiare delle guerre di Pirro, re d'Lpìro.
In <]nel periodo pare che Locri, dei pari (die Reggio ed altre città greche, si mettessero sotto la protezione di Roma ed accogliessero persino entro le loro mura una
l'ig. 21. — Medaglia dei Locrii Epizefirii.