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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
Parte Quarta — iLisJju jMorldionale
Fig. 19. — Scilla : Veduta del paese e del castello (da fotografia Sergi).
crebbe 111 breve sul luogo e Plinio parla perciò ili un Oppidum Scyllacum, ina non era probabilmente che un piccolo luogo ingrossato in seguito nell'odierna Scilla. Però, nonostante la sua forte posizione naturale, Scilla fu assalita e presa nel secolo IX dagli Arabi e nell'XI dai Normanni. Nel 1712 gli Inglesi tentarono d'impadromrsene, ma furono respinti dal generale Paterno che conquistò il materiale apparecchiato per l'assedio. Nel 1806 cadile in potere dei Francesi, sloggiati nel medesimo anno, come vieii narrando il Colletta nella Storia del Reame di Napoli (voi. II, p. 28):
< Il forte di Scilla, presidiato dai Francesi, stringono Inglesi e Siciliani, ai quali era prescritto di recarsi (reso appena il forte) ìli Gaeta per accrescerne la guarnigione; ma Scilla faceva mirabile resistenza. Piccolo castello, un dì palagio baronale, fortificato in varii tempi e modi, con poche artiglierie, 200 uomini di presidio e 11011 avendo altra maggior difesa che il luogo, punto sin'allora ignoto nell'istoria dell'anni; contribuì alle fortune dell'esercito e del conquisto francese. Ma quel castello aitili cadde, il dì 10 di luglio del 1806, perchè fu aperta con le mine dagli assalitori larghissima breccia nei muri, quando già nell'interno erano i presidii menomati, scarsi 1 viveri, esauste le fonti. Eppure i patti della resa onorarono 1 vinti, così esigendo valor di guerra; nè il cadere di Scilla giovò a' l'orbonici di Gaeta pen hò tardo >.
Senonchò Scilla non rimase a lungo ili poter degli Inglesi. Assediata dopo la presa di Iìeggio Calabria, dal generale francese Kegnier, fu abbandonata il 17 febbraio 181)8 dagli Inglesi, i quali si ritirarono sulle navi 111 pronto al basso, scendendo per una scala coperta intagliata con grande fatica nella viva roccia nei ibciotto mesi che vi dominarono. I Francesi trovarono vuoto il castello e, più che dalla guerra, danneggiato dal prudore e dal dispetto degli Inglesi fuggiaschi.
Ai 10 e 25 giugno del 1809 avvennero indie acque di Scilla combattimenti navali fra le squadre anglo-sicula e napoletana; coni'anco ai 25 del susseguente agosto e ai 2 e 3 del settembre, ma senza risultato definitivo. Nel 1819 Scilla giovò molto al governo borbonico per reprimere l'insurrezione della Sicilia.