Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza', Gustavo Strafforello

   

Pagina (60/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (60/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Reggio Calabria
   55
   cacciare l'ultimo re borbonico, Francesco II. dai suoi domini continentali. Nell'agosto del 1SG2 Garibaldi sbarcò di bel nuovo a Melito per compiere la cosidetta Spedizione di Roma; ma fu men fortunato della prima volta e costretto ad arrendersi, con una ferita al piede, alle truppe regie sotto il comando del colonnello Pallavicini nelle montagne d'Aspromonte.
   Coli, elelt. Melito (li Torio Salvo — Dioc, Reggio Calabria — P3, T., Str. ferr. e Scalo mariti.
   Bagaladi (1705 ab.), — All'altezza di 475 metri sul mare, a 14 chilometri a nord da Melito di Porto Salvo, in situazione salubre, alla destra dell'Alice, con territorio ferace in granaglie, olio, vino e frutta. Vi sgorgano due sorgenti d'acqua solfurea fresca.
   Coli. eie». Melito ili Porto Salvo — Dioc. Reggio Cai. — P2 locale, T. e Str. ferr. a Melilo.
   Montebello Jonico, già Fossato di Calabria (3505 ab.). — All'altezza di 470 metri sul mare, da cui dista 7 chilometri, e 10 da Melito di Porto Salvo, sulla destra del torrente Sant'Elia, alle falde meridionali di monte Mariani (SS7 ni.), sopra una rupe quadrata verticale da tre lati e circondata da balze vestite di cacti lussureggianti, con territorio assai vasto che stendesi a sud sino alla spiaggia, coperto di uliveti, vigneti, frutteti e agrumeti. In vicinanza, verso la marina, è uno stagno da cui svolgonsi, durante la state, esalazioni miasmatiche.
   Cenni storici. — Fu anticamente un feudo delle famiglie Abenavoli e Firomalli.
   Coli, elclt. Melito di ['orto Salvo — Dioc. Reggio Calabria — P2, T. e Str. ferr. a Melito.
   San Lorenzo (4301 ab.). — All'altezza cospicua di 740 metri sul mare, a 16 chilometri da Melito Porto Salvo, in vicinanza del torrente Alice o fiumara di Melito, nelle falde australi dell'Aspromonte. Territorio montuoso ma fertile, producente granaglie, olio, vino, cotone, foglia di gelso, frutta, con molto bestiame e commercio attivo.
   Cenni storici. — Appartenne in addietro e successivamente alle famiglie Serrano, Abenavoli, Buffo e fu molto danneggiato dal terremoto del 1783.
   Coli, elett. Melito di Porto Salvo — Dioc. Reggio Calabria — P locale, T. e Str. ferr. a Melito.
   Mandamento di SCILLA (comprende il solo Comune omonimo). — Territorio in collina e in montagna elevata, stendentesi sino al mare a levante del Faro, feracissimo, principalmente in agrumi, frutta, olio squisito, vino generoso, cotone, foglia di gelso, con pingui pascoli
   Scilla (7506 ab.). — In riva al mare, al piede di una rupe alta 79 metri sul medesimo, a 21 chilometri da Reggio Calabria, all'ingresso settentrionale del Faro e a 6 chilometri di distanza dal capo di Faro in Sicilia. Rifabbricata dopo l'orribile terremoto del 1783, che l'atterrò, come vedremo pili innanzi, sorge sur un piccolo promontorio che coiigrunge il suo castello al continente (fig. 19). E costruita a terrazzi, che adergonsi u:i sopra l'altro dalla baia sabbiosa stendentesi ai due lati del promontorio. Del suddetto antico castello in vetta della rupe più non sopravanzano che le rovine ed era anticamente la dimora del principe di Scilla, ramo della nobile famiglia Ruffo. Della sua distruzione toccheremo due parole più oltre nei Cenni storici.
   11 paese ha vie anguste e tortuose, ma con parecchie belle fontane e case di buona ed elegante architettura. Gli abitanti, di bella razza, danno opera alla bachicoltura, ad un setificio rilevante fui alla pesca, principalmente del pesce-spada (Xiphìas gladi us) nei mesi di luglio, agosto e settembre. Coltivano anche il territorio, raccogliendo olio, agrumi saporitissimi, foglia di gelso, cotone, fruita ed un vino dei più generosi, che si paragona alla malvasia di Candia.
   Cenni storici. — Del promontorio di Scilla e dell'opposta Cariddi già abbiamo trattato nell'introduzione alla provincia di Reggio Calabria. Anassilao, despota di Reggio, avvisando la forza naturale di quella posizione, fortificò il promontorio e vi stabilì una stazione navale per rintuzzare le incursioni dei pirati tirrenici. Una piccola città