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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mainiamomi e Comuni drl Circondano di (leggio Calabria
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   11 tremendo e già più volte ricordato terremoto del 1783 ne fece mal governo, come leggesi nel libro 49 della Storia d'Italia di Carlo Botta: < Bagnava fu distrutta e ni mezzo alle sue mine un solo edifizio rimase in pie, una pieetola cappella dedicata alla Madonna, che chiamano di Porto Salvo. Tutte le fontane di Bagnara, nel fatale insulto del terremoto, iu un solo momento si disseccarono. Sarà per sempre questo luogo memorabile per la sua disgrazia, della quale tanto maggior rincrescimento si dee sentire, quanto ch'esso era un paese celebre non solamente per la predilezione in cui l'ebbe il conte Ruggero, ma ancora e molto più per l'abbondanza di molti generi utili ai comodi della vita ed alla prosperità del commercio ». Anche l'ultimo recente terremoto del novembre 1894 danneggiò Bagnara.
   Coli, elett. Bagnara Calabra — Dioc. lìeggio Calabria — P'J, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Mandamento di BOVA (comprende 5 Comuni, popol. 9939 ab.). — Territorio montuoso ed esteso dal mare alla cima dell'Aspromonte, ma feracissimo d'olio, vino e foglia di gelso.
   Bova (3248 ab.). — All'altezza cospicua di 799 metri sul mare, da cui dista 8 chilometri circa e 48 a scirocco ila Reggio. Sorge come un nido d'aquila, in situazione pittoresca sopra una montagna scoscesa, assolutamente irregolare, con strade simili a scale scavate nella roccia vestita di cacti, ma con veduta stupenda di colline boscose, del mare e della lontana Sicilia. Bella cattedrale e delle sue parrocchie quella di Santa Maria di Theotaces vuoisi edificata nel IV secolo; ospedale, opere pie, ecc. Recentemente Bova ha perduto assai della sua importanza pel trasferimento della residenza vescovile, di una gran parte dei pubblici uffici e dei maggiorenti alla Marina di Bova, ov'ò la stazione ferroviaria con lo scalo marittimo. Gli abitanti, come quelli di Roghudi, Condofuri, Roccaforte, Curio e San Lorenzo, parlano un dialetto greco in parte, ina che va a grado a grado scomparendo, e i loro vicini perciò li chiamano Turchi. — Territorio producente granaglie, olio, vino, agrumi, foglia di gelso.
   Miniere e acque minerali. — Dicesi che vi siano minerali di argento nel luogo detto Àntonopullo e Carino, di rame nel luogo detto di Cavallo Pastorio, di ferro a f'orticella e di piombo (galena) ad Armacolli. Acqua minerale solfurea fresca, di poca portata.
   Cenni storici. — Gli antiquari locali sostengono che Bova è un antico stabilimento e che ì suoi abitanti sono i discendenti diretti degli antichi Locri o dei Reggiani. Uova contende al villaggio, lungo la costa e con stazione ferroviaria, di Amendolea l'onore di aver dato i natali al famosissimo scultore greco Prassitele. Fu molto danneggiata dai terremoti, principalmente da quello del 1783.
   Coli, elett. Melilo di Porto Salvo — Dioc. Bova -- I'2, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Africo (2000 ab.). — A 642 metri d'altezza sul mare e a 12 chilometri da Bova. Sorge sul declivio di profonda valle, riparato dai venti del nord, con salubre clima ed abbondanti acque potabili; il suo territorio è ferace di legumi, granaglie e frutta. La pastorizia è il cespite principale di ricchezza della popolazione, una parte della quale attende anche alla lavorazione della lana ed altre materie tessili.
   Coli, elett. Melilo di Porto Salvo - Dioc. Bova — P2, T. e Str. ferr. a Bova.
   Condofuri (25S6 ab.). —All'altezza ili 315 metri sul mare, da cui dista 10 chilometri circa e a 11 da Bova, in situazione salubre e con territorio producente granaglie e foglia di gelso, si che vi fiorisce la bachicoltura. Gli abitanti, la maggior parte agricoltori e pastori, parlano 1111 dialetto misto di greco come quelli di Bova.
   Coli, elett. Melito di Porto Salvo — Dioc. Bova — P* e T. a Bova, Str. ferr. ad Amendolea.
   Roccaforte del Greco (1292 ab.). — All'altezza ragguardevole di 938 metri sul mare, a 9 chilometri da Bova, in aria salubre, alle falde dell'Aspromonte e in vicinanza dei fiumi Alice e Amendolea. Vi sorgeva anticamente 1111 castello ben munito, ora intiera-