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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   fu chiesa, non casa, non edilìzio pubblico o privato che non sia stato rotto 111 frantumi
   0 di tal sorte scassinato e sconnesso, che parte si rovesciò rovinando e parte, avvegnaché ancora in piò si reggesse, divenne inabitabile >. 11 1 d'agosto del 1811 Reggio soffi t nuovi e gravi guasti dal terremoto ed ultimamente ancora, vale a dire nel novembre del 1894, la città e l'intiera provincia furono scrollate orribilmente da un nuovo terremoto, sì che fu aperta, per soccorrerle, una sottoscrizione nazionale.
   Ripigliando l'istoria soggiungeremo che Reggio fu occupata, ti 2 febbraio del 1808, dal generale francese Ilegnier e che costituì poi una duchea titolare, conferita da Napoleone 1 al generale Ondinot. 11 20 marzo del 18.10 fu bombardata dagli Inglesi,
   1 quali però non si attentarono sbarcai\i.
   1 ig. 17. — Medaglia di Keggio Calabria esistente nel Museo (da fulogrnfia Molto).
   Nel settembre del 1847 la correnti liberale, che incominciava a scorrere per tutta Italia dopo le riforme di l'io IX, manifesta vasi a Reggio con un'insurrezione che inalberava la bandiera tricolore, ma non chiedeva che una Costituzione al re di Napoli. Lo stesso faceva Messina; ma bastò l'arrivo del conte, d* Vquila, fratello ibi re, con due legni da guerra, per ottenere la sottomissione di Reggio e di Messina. Però circa 2000 giovani Reggini armati eransi ritirati nelle selve dell'Aspromonte. Il vecchio generale Nunziante, noto per la sua fierezza, fu inviato con pieni poteri a sottometterli e incominciò per mettere ili istato d'assedio l'intiera prouncia. Forze ragguardevoli andarono in cerca, sulle moni agite, degli insorti, i quali, ben sapendo che non avevano a sperare quartiere, si difesero con un'energia sufficiente a prolungare per un intiero mese la lotta: al termine del quale furono sterminati. La pin parte morirono coni-battendo e le truppe borboniche recarono in trionfo per le strade di Reggio, infitta sopranna picca, la testa di Domenico Romeo, capo dell'insurrezione repressa. Tutti gli insorti catturati furono fucilati, anche quelli cb'eransi sottomessi alla promessa formale di amnistia, fra i quali il giovane Mazzoni di una delle migliori famiglie di Roccella Jonica, nel circondario di Gerace, di cui il padre e la fidanzata morirono dì dolore.
   Dopo aleuta mesi scoppiò l'insurrezione in Sicilia e a Napoli, e li re si risolse da ultimo ad elargire la Costituzione, eli ci doveva ritirar poco dopo. I deputati inviati (Ialiti Calabria alla prima Camera costituzionale appartenevano tutti al partito liberale, ma la più parte ad un liberalismo strettamente parlamentare e punto repnbblicano-mazziniano.
   Soli troppo noti i fatti del 15 maggio 1848 a Napoli, dai quali l'ordinando II colse il destro pei1 sciogliere il Parlamento prima che si adunasse. Mia nuova di questi fatti e delle scene ripugnanti nella capitale, in balìa dei lazzaroni sguinzagliati al saccheggio e della soldatesca straniera, mentre il rimanente del regno rimaneva colpito da stupore, e procedeva docilmente a nuove elezioni, la forte Calabria diede, quasi unanime, di piglio alle armi dichiarandosi insorta. Ma questa ribellione in quel momento